Su Mattarella, Giannini e Lucano. Giù Giorgia Meloni: ecco il borsino della settimana

La visita del Capo dello Stato nel cosentino ha destato una vasta eco, segno del grande affetto che hanno gli italiani per uno degli ultimi baluardi dell’unità nazionale. A Cosenza non solo ha mostrato a tutta Italia due eccellenze calabresi del mondo agroalimentare, ma ha anche rivolto un monito molto chiaro: se non cresce il Sud, non cresce il Paese. Chissà se qualcuno dalle parti di Palazzo Chigi lo ha ascoltato.

In Calabria per inaugurare il museo digitale dedicato ai due guerrieri riemersi dal mare cinquant'anni fa, l'attore ha fatto tappa a Reggio per ammirarli dal vivo. È rimasto incantato dalle statue, ma più in generale dalle bellezze della Calabria. Lui che ha una predilezione per il Meridione. L’attore e la nostra regione sono stati travolti da un insolito destino nell’azzurro mare di un maggio pazzerello. Un gran bello spot per noi.

L’ex sindaco di Riace è candidato per le Europee con la lista Avs. L’obiettivo è far capire all’Europa l’urgenza di affrontare in maniera diversa il problema dell’accoglienza. Insieme a lui sarà candidata, sia pure in altra circoscrizione Ilaria Salis, detenuta in Ungheria. Per lui sono scesi a Riace i vertici di SInistra Italiana e Verdi a sostenere la validità di una lista “rivoluzionaria” La rivincita dei “fuorilegge”.

Dopo gli ultimi provvedimenti del Governo viene da chiedersi quali siano le politiche industriali per il Sud. Ha rimodulato il Pnrr, messo le mani sui fondi Coesione. Ha deciso di creare una Zes unica che ingloba tutto il Mezzogiorno, ma ha anche dimenticato i decreti legge sul credito d’imposta. Poi ha cancellato con un colpo di spugna la decontribuzione al Sud sostituendola con piccoli bonus. Giorgia, rileggi Mattarella..

Il Consiglio di Stato ha ordinato lo stop immediato a ogni proroga delle concessioni balneari. Le spiagge in Italia devono tutte essere messe a gara in ossequio alle direttive europee. Il Governo italiano su questa vicenda ci ha dormito su e ora i sindaci dei comuni costieri calabresi sono nel panico. Non c’è il tempo né la capacità di organizzare le gare per ogni singolo lotto entro questa estate. I gestori rischiano di veder sfumare gli investimenti di questi anni, i calabresi un ritorno agli anni 70 con ombrello e sdraio da portare da casa.

Nella carica dei 201 di Francesco Cannizzaro c’è anche lui. L’avvocato con una lunga esperienza in politica, ma nel Pd grazie al quale è stato anche capo di Gabinetto di Peppe Bova quando questi era presidente del Consiglio regionale. Del Pd è stato anche segretario provinciale a Reggio. Ma la capacità di seduzione di Cannizzaro è stata più forte e l’avvocato ha ceduto alle lusinghe berlusconiane dicendo che solo Forza Italia garantisce agibilità politica. Qualcuno ha detto salto della quaglia?