La rinascita del vecchio porto di Crotone: da deposito petrolifero a biglietto da visita della città
VIDEO | Iniziata la demolizione di alcuni fabbricati in disuso da decenni. La riqualificazione costerà tre milioni di euro. In assenza del Piano strutturale comunale, difficile decidere oggi quale sarà la destinazione futura dell'area
Partiti al porto di Crotone i lavori di riqualificazione ambientale nell'ex area Sensi che fu deposito costiero di prodotti petroliferi della società Meridionale petroli. I lavori istruiti dall’Autorità di sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio termineranno nel mese di aprile e riguardano lo smantellamento dei fabbricati in assoluto disuso da decenni che, oltretutto, impedivano anche la semplice vista del water fronte del porto vecchio della città pitagorica.
Presente all’apertura del cantiere con la prima demolizione dei vecchi manufatti il sindaco Vincenzo Voce e Alessandro Guerri che è il dirigente delle sedi periferiche dell’Autorità portuale di Gioia Tauro. Per la riqualificazione e il recupero funzionale delle aree e della viabilità di accesso al porto vecchio saranno investiti 3 milioni di euro circa dei 15 circa complessivi che saranno spesi sull’intera area portuale.
Ed è solo dopo il piano di caratterizzazione che si potrà chiarire meglio cosa sarà realizzato di specifico in questa area. «Si è parlato di un centro direzionale - ha specificato Guerri – ma sul tavolo c'è un più ampio ventaglio di opzioni che comprendono il turismo, la nautica, il crocierismo, gli sport velici, il canottaggio, la motonautica e anche i servizi. Attendiamo le soluzioni proposte soprattutto da parte del Comune di Crotone».
Al sindaco dunque il compito di indicare il percorso più utile allo sviluppo di questa area anche in assenza del Piano strutturale comunale. «Decideremo assieme così come abbiamo seguito l’iter di questa demolizione in Conferenza dei servizi - ha specificato il sindaco Vincenzo Voce - sul PSC è vero che dobbiamo cercare di recuperare anche se è difficile recuperare fondi per incaricare i progettisti, ma qui nella ex Area Sensi il problema è diverso perché sono necessarie operazioni di bonifica che portano sempre dubbi importanti circa i tempi e le risultanze sui possibili utilizzi post intervento».
«Dunque un’area vasta, che affaccia la città sul mare e che vedrà una nuova veste, non si sa ancora se potrà essere utilizzata per un uso turistico o di servizio. Il progetto di riqualificazione è stato voluto in sinergia dall’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio con l’ente comunale di Crotone che prima della Giunta Voce aveva comunque lo scopo esclusivo di fare di questa zona “il biglietto da visita della città“ anche grazie ai progetti specifici che stavano assemblando il piano portuale e lo stesso PSC. Oggi, invece, si dovrà attendere molto dalla Conferenza dei servizi anche in termini di adempimenti burocratici e di concertazione sociale se si vuole sperare che il ruolo del Porto e comunque del complessivo fronte mare della città, possa seguire una visione complessiva ed omogenea»