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I moti di Reggio Calabria nella puntata di stasera di Rinviata a giudizio, alle 21 su LaC Tv

Accusa e difesa si confronteranno sulla rivolta in riva allo Stretto. Appuntamento questa sera con la trasmissione condotta da Franco Laratta

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di Redazione
11 ottobre 2022
11:17

Nell’estate del 1970 a Reggio Calabria, scoppia in Italia una vera e propria rivolta, mai vista prima nel dopoguerra.
Scontri, assalti, barricate, scuole chiuse per mesi e trasformate in caserme, 43 attentati dinamitardi, undici morti, migliaia di feriti.
Questo il tragico bilancio di mesi di vera e propria guerra civile.
La città viene ‘liberata’ la mattina del 18 febbraio 1971, quando i mezzi cingolati dei carabinieri, gli M113 (passati alla storia come carri armati) e le ruspe dell’esercito, rimuovono le ultime barricate. La rivolta era domata, il bilancio fu tragico, il governo definì un pacchetto di provvedimenti, il più importante fu la decisione di dare a Reggio la sede del Consiglio regionale.

I misteri di una cena a Roma in cui potenti ministri calabresi decisero la ‘spartizione’ della Calabria: a Catanzaro il capoluogo di Regione, a Cosenza l’Università, a Reggio le industrie. Chi c’era in quella cena? Ce lo dirà un giovane storico, Domenico De Luca nella sua tesi di laurea.


Ma cosa c’era veramente dietro la rivolta di Reggio? Perché è certo che non si è trattato solo di uno scontro contro Catanzaro capoluogo di regione. Era uno scontro contro Roma, contro il Paese, contro le istituzioni. Ma c’era anche di più: si trattava di un’operazione dell’eversione di destra, in cui i servizi segreti hanno giocato un ruolo non secondario.
Ed era soprattutto una rivolta collegata ai movimenti neo fascisti greci, spagnoli e di altri paesi. Un vero e proprio disegno eversivo per destabilizzare la istituzioni democratiche.
Di tutto questo ne parleremo con il magistrato Vincenzo Macrì, allora giudice istruttore di Reggio, con Demetrio Naccari Carlizzi che fu prima vicesindaco e poi sindaco di Reggio. Molti i video d’epoca e le testimonianze. A giudicare il tutto e ad emettere la ‘sentenza’ sarà in studio una importante personalità della politica e delle istituzioni calabresi.
L'appuntamento è questa sera, martedì 11 ottobre alle 21 LaC Tv, canale 11 del DTT, 411 TivùSat e 820 Sky.

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