Il richiamo della Calabria dopo anni in Canada, oggi Kevin racconta emozioni con i suoi capolavori
Sin da ragazzo ha coltivato la passione per l'arte e in particolare per il disegno: «In ogni opera lascio sempre una parte di me». Presto una personale con 35 nuove opere
Tra i tanti che lentamente ritornano in Calabria c’è un giovane artista silano, Kevin Serafini, che da Montreal, in Canada, cinque anni fa con la sua famiglia è arrivato a Pedace, oggi Casali del Manco. Kevin ha una passione che coltiva fin da piccoli: l'arte. Lui sente un forte bisogno di comunicare con l’arte. E di trasmettere emozioni. Emozioni forti, vere. «Attraverso la mia arte voglio comunicare il mio stato d'animo, l'amore e soprattutto la pace. In questo mi sento molto attuale. Mi piace lasciare un segno di verità con i tratti di matita (soprattutto la matita, che è inizio di espressione), i movimenti dei pennelli con i colori forti oppure dei simboli... in ogni mia opera lascio qualcosa di mio». Sin da ragazzo il suo animo tumultuoso, il vortice di tensioni in cui è cresciuto, lo hanno spinto a disegnare con sempre maggiore intensità e passione. I suoi lavori hanno subito suscitato grande interesse.
Credo sia importante capire se ci sono manifestazioni artistiche che Kevin ama particolarmente.
«Non ho preferenze riguardo alle mie opere perché in ogni opera che creo lascio sempre una parte di me, considero le mie opere come mie creature».
L'ultimo lavoro realizzato da Kevin è il ritratto di Akira Toriyama il creatore di Dragon Ball. Certamente ci sarà una ragione per avere scelto il padre della generazione dei ragazzi cresciuti tra gli anni '90 e 2000.
«Perché da piccolo disegnavo i personaggi di Dragon Ball e da lì è nata la passione del fumetto anzi il Manga. Ho voluto fare il suo ritratto perché è stato uno dei grandi e quindi lo meritava».
E poi c’è il ritratto di Elisabetta ll che ha colpito molto. E che è arrivato fino a Buckingham Palace.
«Quanto al ritratto della regina Elisabetta, questo l'ho realizzato nel 2022 in occasione della scomparsa».
Kevin ha realizzato pure il cavallo di Fuoco di Pedace.
«È stata una bella esperienza, soprattutto l'aver partecipato attivamente alla costruzione del Cavallo di Fuoco, tradizione che ci viene tramandata da generazioni lontane. Pedace ora è frazione di Casali del Manco. Giambattista Caferro e Peppino De Luca mi hanno coinvolto stimando fossi la persona giusta e competente a dare un contributo artistico essenziale»
Kevin non si ferma. È già all’opera per il suo prossimo lavoro.
«Sto realizzando nuove opere con tecniche particolari soprattutto a tema attuale. Sto progettando di realizzare una mia mostra personale con le mie nuove opere, in totale circa 30 o 35 pezzi da far ammirare al pubblico»
Mi sono sempre chiesto se per un artista esista un ritratto ritenuto impossibile da realizzare. Lo chiedo a Kevin.
«Sì, ci sono dei ritratti impossibili, ogni ritratto ha le sue espressioni, io sono alla ricerca di nuovi volti ad esempio di persone anziane perché ogni solco di ruga ha una sua storia»