Apprendere insieme

Scuola Calabria, presentato il progetto da 25 milioni di euro per i disturbi specifici dell’apprendimento

In tutta la regione sono 11.500 gli alunni portatori di Dsa, di cui meno di 4mila risultano in possesso di una certificazione. Saranno 360 gli istituti coinvolti. Il governatore Occhiuto: «Bell'esempio di sinergia istituzionale»

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di Redazione
12 febbraio 2024
14:47

Si chiama "Apprendere insieme" ed è un progetto che vede coinvolti i Dipartimenti Salute e Istruzione della Regione e si propone, grazie ad un finanziamento di 25 milioni di euro, di intervenire per individuare precocemente e prendere in carico gli alunni con Dsa (Disturbi specifici dell'apprendimento) in 360 istituti scolastici della regione con il coinvolgimento delle cinque aziende sanitarie provinciali.

L'iniziativa è stata presentata dal presidente della Regione Roberto Occhiuto, dalla vicepresidente e assessore all'Istruzione Giusi Princi e dalla direttrice dell'Ufficio scolastico regionale Antonella Iunti. In Calabria, su una popolazione scolastica complessiva di 228.773 alunni sono 11.500 i portatori di Dsa - che presentano cioè problematiche legate a lettura, ortografia, grafia e calcolo - e solo 3.600 di questi risultano in possesso di una certificazione.


In ogni distretto sanitario delle Asp. è stato spiegato, saranno attivate una o più equipe dedicate agli istituti scolastici e composte da un neuropsichiatra infantile, uno psicologo e un logopedista che, su richiesta dei singoli istituti e dietro il consenso delle famiglie, interverranno nelle scuole per effettuare diagnosi, certificazione dei disturbi, supporto alle scuole e riabilitazione.

Solo nel primo trimestre di attività, si è partiti ad ottobre scorso, nei 300 istituti coinvolti sono stati segnalati oltre 300 studenti, 260 dei quali certificati. «Quello che presentiamo oggi - ha detto Occhiuto - è un bell'esempio di sinergia istituzionale. La Regione è impegnata l'Usr, con il Ministero e con le Asp per affrontare il tema dei disturbi dell'apprendimento che sono molto più diffusi di quanto si pensi e che generano uno stato di frustrazione psicologica in molti ragazzi i quali, poi. sono indotti ad abbandonare la scuola o ad avare scarsi profitti. Invece se fossero presi in carico per tempo si potrebbe garantire loro una vita migliore. Credo sia importante - ha aggiunto Occhiuto - investire risorse ma è altrettanto importante comunicare alle famiglie che questi problemi possono essere e risolti. In questo senso è importante quello che possono fare scuola e famiglia».

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