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Su i vescovi e il borgo di Badolato, flop per Limardo e il magistrato Laudati: ecco il borsino della settimana

Sale anche l'attivista cosentina del collettivo La Base Vittoria Morrone, al centro della polemica dei giorni scorsi sui manifesti contro l'autonomia differenziata. In picchiata il sindaco di Castrolibero Orlandino Greco

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di Redazione Attualità
3 marzo 2024
16:39

Badolato
 
Comune del Catanzarese
È l’unico borgo calabrese candidato alla competizione televisiva “Il Borgo dei Borghi 2024”, ospitata dal programma Kilimnagiaro in onda la domenica pomeriggio su Rai3. Compete assieme ad altre 19 località italiane e rappresenta quindi l’intera Calabria. E pensare, come ha ricordato l’assessore regionale Gianluca Gallo, che 30 anni fa era un paese in vendita con le case a un euro. Per chi pensa che la Calabria sia irredimibile. Oggi invece punta sulla sua bellezza di borgo medievale situato su una splendida collina tra due fiumare.
Vittoria Morrone
 
Attivista de La Base
Se l’efficacia di una campagna di comunicazione, commerciale o politica che sia, si misura sulle reazioni e la discussione che suscita, i ragazzi della sinistra antagonista cosentina con i loro manifesti in bianco e nero hanno fatto pienamente centro. Si è sollevato un polverone fra chi li accusa di istigazione alla violenza come negli anni ‘70 e chi parla di satira politica. Certamente con la loro iniziativa sono riusciti quasi in un miracolo: sollevare un dibattito politico non solo sull’autonomia differenziata. ma anche sul diritto al dissenso oggi nel nostro Paese.
Cec
 
Conferenza episcopale calabra
I vescovi calabresi sono sempre più protagonisti nel dibattito pubblico nella nostra regione e non hanno paura di metterci la faccia. Lo hanno fatto contro l’autonomia differenziata sposando una posizione molto netta. Lo hanno fatto esprimendo solidarietà a mons. Attilio Nostro, vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea, vittima di un grave intimidazione con ignoti che gli hanno fatto trovare un proiettile nella cassetta della posta. L’episodio, hanno detto, non fermerà l'impegno della Chiesa nel perseguire la sua missione di annuncio, profezia e speranza in terra di Calabria. La gente di Calabria sta con loro.
Maria Limardo
 
Sindaco di Vibo Valentia
Dopo una sindacatura tormentata, sopratutto sotto il profilo dei conti, la Limardo è stata a lungo in campo per una sua riconferma. Due giorni fa il retrofront a sorpresa: non mi ricandido. Non sappiamo quanto la scelta sia frutto di una decisione personale o della pressione della coalizione, magari per cercare di far rientrare i centristi di Pitaro. Intanto il campo largo esulta, già galvanizzato dalla Sardegna. Mari', ma non lo potevi dire prima?
Orlandino Greco
 
Sindaco di Castrolibero
Una vita politica spesa contro la Lega Nord, un movimento nato proprio per contrastare da Sud il disegno federalista. Ma oggi Greco è rimasto folgorato sulla via di Damasco e sottoscrive addirittura un patto federativo con Calderoli e il Carroccio. Una posizione politica scomoda e difficile da difendere. Sullo sfondo la conciliabilità delle posizioni di Idm e Lega, anche sulla giustizia. Il Fatto Quotidiano la spara subito: un indagato per mafia si allea col Carroccio. Orlandì, ma chi te l’ha fatta fare?
Antonio Laudati
 
Magistrato
Il magistrato della Procura nazionale antimafia Antonio Laudati è indagato a Perugia per accesso abusivo a sistemi informatici e banche dati. Ma anche di falso e di divulgazione di informazioni riservate, insieme a finanziere Pasquale Striano. Striano avrebbe setacciato illegalmente i dati di centinaia di cittadini, con una certa preferenza per quelli vicini al centrodestra. I nomi sono davvero tantissimi, fra cui molti calabresi a partire da Roberto Occhiuto. Si vede che Laudati si occupava di lotta alla mafia e non di privacy.

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