Trasporto disabili, servizio ancora non attivo: studenti a casa

Il presidente dell'associazione Raggio di Sole di Catanzaro lancia l'allarme: «Continuiamo a ricevere richieste di aiuto. La Provincia emani il bando per individuare le associazioni»

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di L. C.
6 ottobre 2018
17:37

«Com’era prevedibile sul trasporto dei diversamente abili è calato il sipario. Infatti, a circa venti giorni dall’inizio dell’anno scolastico, da parte degli enti deputati a risolvere il delicato problema, Regione Calabria e Amministrazione Provinciale, non si hanno notizie certe sull’inizio delle attività scolastiche». Così in una nota il presidente dell'associazione Raggio di Sole, Pietro Romeo.

 


«È grave che gli oltre sessanta studenti che dovrebbero frequentare le scuole superiori ancora sono costretti a stare a casa ed essere privati dal diritto allo studio, tranne pochi che, grazie alla buona volontà di alcune associazioni di volontariato, tipo la nostra che si è fatta carico del trasporto di due studenti, riescono a sopperire a tale mancanza in forma completamente gratuita. Eppure, a parere della nostra associazione, la Provincia, in attesa che la burocrazia faccia il suo estenuante corso, potrebbe emanare già il bando per l’individuazione delle associazione abilitate a gestire il trasporto dei diversamente abili».

 

«Nella nostra associazione - continua Romeo - pervengono giornalmente richieste di aiuto da parte di genitori disperati che non riescono più, giustamente, a tranquillizzare i propri figli e tantomeno dare una data certa d’inizio scuola. Da circa due anni proponiamo, sia alla provincia che all’amministrazione comunale di Catanzaro l’istituzione in città del taxi del sociale, come d’altronde  è presente in tutte le città d’Italia, compreso la città di Cosenza e Rende e dove il servizio viene gestito, in convenzione e bandi di gara dalle associazioni e cooperative sociali. Questo servizio, in attesa che la burocrazia faccia il suo corso, poteva benissimo sopperire a tale vuoto, e non soltanto per i diversamente abili ma anche per i dializzati o di tanti anziani che vivono  soli e hanno bisogno di recarsi spesso in ospedale, dal medico, in farmacia o per andare finanche a fare la spesa o riscuotere la pensione, con la compartecipazione, se necessario, di un piccolo contributo. Una città moderna e capoluogo di regione si caratterizza anche aiutando il sociale».

Giornalista
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