Università

Sociologia va a Germaneto ma l’Umg non lascia il centro di Catanzaro, il rettore: «Già quest’anno arriveranno altri corsi»

VIDEO | Giovanni Cuda rassicura sul fatto che saranno mantenuti attivi i locali di via Eroi ma boccia l'esperienza del cdl che viene ora trasferito. E annuncia alcune migliorie strutturali nel Campus: «Presto nuove aule e residenze»

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di Nico De Luca
20 settembre 2024
18:10

Le due facce della medaglia: i corsi di Sociologia finora tenuti nel centro di Catanzaro (via Eroi nei pressi del Comune) si spostano al campus di Germaneto, ma già dall'imminente anno accademico negli stessi locali dell'Ateneo saranno tenute le lezioni di altri corsi di laurea.

A darne notizia tramite il nostro Network LaC è lo stesso magnifico rettore dell'Università Magna Graecia Giovanni Cuda che smorza così sconcerto e polemiche politiche insorte nei giorni scorsi anche per via dal periodo di crisi al Comune.
«Intanto diciamo che il progetto di insediare questo particolare tipo di corsi nel centro è fallito. Le ragioni sono diverse e di recente anche una diminuzione degli iscritti. Di certo la città, forse per prima, non ha capito il valore aggiunto che un corso come quello di Sociologia potesse avere all'interno del centro storico e quindi dell'area burocratico-amministrativa. Questo non significa abbandonare il Centro città dove stiamo ragionando di trasferire altri corsi in via di definizione», spiega Cuda.


Passerà troppo tempo? 
«Ovviamente lo faremo già da quest'anno accademico, anche perché quella è una sede che noi abbiamo in affitto, di cui abbiamo spese di bilancio visto che nessuno ce l'ha concessa gratuitamente».

Decisamente diverso il bilancio sui corsi al San Giovanni.
«Quella è un'esperienza buona e virtuosa di collaborazione con l'amministrazione e pubblica, dove naturalmente non ci sono flussi continui di studenti ma corsi di alta formazione periodica. È bene ricordare che gli studenti non sono bancomat con cui fare economia. Gli studenti e tutto l'asset dell'Università costituiscono un impianto culturale da cui si possono produrre anche benefici economici per la città».

Ci può anticipare qualcosa del suo programma immediato più all'interno del campus?
«Abbiamo dei progetti che porteranno entro un anno e mezzo o due al massimo oltre mille posti per aule ed housing. Altri finanziamenti infatti ci consentiranno nuove 300 residenze».

Sarà attivata prima la fermata della metro o il pronto soccorso?
«Bella domanda. E se fosse io a decidere direi sicuramente il pronto soccorso prima, credo che sarà così. Anzi vorrei esprimere la mia grande soddisfazione perché abbiamo avuta accreditata alla scuola di specializzazione in medicina d'urgenza per cui prepareremo a dovere personale per il pronto soccorso».

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