Tensioni nelle università

Proteste per Gaza, il rettore di Catanzaro: «Temo infiltrazioni di persone che nulla hanno a che fare con gli studenti»

Giovanni Cuda è intervenuto dopo gli scontri con la polizia verificatisi a La Sapienza che hanno portato all'arresto di due ragazzi: «Gli atenei dovrebbero affermarsi come luogo di cultura e di libertà che non vanno strumentalizzati»

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di Redazione Attualità
18 aprile 2024
15:51
Nel riquadro il rettore di Catanzaro Giovanni Cuda
Nel riquadro il rettore di Catanzaro Giovanni Cuda

Cortei, manifestazioni, disordini, l’Italia universitaria sta vivendo un momento particolare. Gli studenti facenti parte dei collettivi dei diversi atenei stanno scendendo in piazza principalmente per protestare contro la guerra a Gaza. Manifestazioni che più di una volta si sono trasformate in scontri tra i ragazzi e la polizia. L’ultimo episodio si è verificato alcuni giorni fa a La Sapienza di Roma dove era attesa la riunione del Cda e del Senato accademico sulla questione degli accordi di ricerca con Israele. A seguito dei disordini due ragazzi sono stati arrestati (poi rilasciati ieri 17 aprile) e diverse sono state le persone rimaste ferite. Per il presidente del Consiglio Giorgia Meloni «non è manifestare ma delinquere».

In merito a quanto sta accadendo è intervenuto il rettore dell’Università di Catanzaro Giovanni Cuda davanti alla sede della Conferenza dei Rettori delle Università italiane (Crui), che si è riunita oggi: «È un momento duro, complicato. L'università dovrebbe affermarsi come luogo di cultura e di libertà che non va strumentalizzato. Temo vi siano infiltrazioni di persone che hanno poco a che fare con la componente studentesca».


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