Non è certo a nord che bisogna cercare segnali di svolta. Nel tratto settentrionale del Tirreno cosentino, i prezzi degli affitti estivi sono cresciuti seguendo l’andamento generale del costo della vita, non per un improvviso boom argentino come accaduto più a sud dello svincolo. A nord di Paola, infatti, il quadro è ben diverso e affonda le sue origini negli anni Ottanta: un'epoca in cui costruire sul litorale era, di fatto, una pratica senza regole. Basti pensare a località come Tortora, Cetraro, Santa Maria del Cedro, Diamante o Scalea. Qui, più che sul mercato degli affitti, il tessuto turistico si basa ancora su un sistema consolidato di seconde case, tramandate o acquistate decenni fa.

Questo perché l'abusivismo edilizio degli anni '80, sulla costa a nord di Paola, ha portato alla costruzione e all'acquisto di diverse seconde case. Molte di queste sono state acquistate da turisti campani (e da qui il luogo comune, altrettanto veritiero, di Scalea che d'estate si trasforma in una seconda Napoli), altrettante da imprenditori del cosentino. Residenze che resistono tutt'ora al tempo e che permettono così a due realtà dell'Alto Tirreno cosentino di avere una notorietà che ha sconfinato oltre il Pollino e le ha rese, di fatto, meta turistica anche di non calabresi. Stiamo parlando, ovviamente, di Diamante e della stessa Scalea.

Affitti estivi sull'Alto Tirreno, Scalea e Diamante sogni impossibili

C'è un motivo per cui al capitolo affitti estivi sul Tirreno Scalea e Diamante, due delle mete preferite dai turisti fuori regione, vengono spesso tagliate fuori. E questa è, come detto, la presenza di seconde case. Pochi coloro che cercano di affittare il proprio appartamento nel pieno del periodo estivo e, comunque, a prezzi assolutamente esorbitanti. Difficile trovare qualcosa che venga affittato sotto i 2500 euro. Sui siti specializzati, Diamante è una delle località con meno risultati proprio perché tendenzialmente è tutto già full da mesi.

Sogni impossibili, dunque, le due località più note della provincia. Più accessibili, ma neanche di troppo, altre località turistiche. Santa Maria del Cedro, ad esempio, conta qualche affitto in più sempre con una cifra pari o superiore a 2500 euro. I mesi di agosto nella zona nord del Tirreno, con l'Arcomagno a farla da padrona, vedono dunque tanti turisti dalla provincia arrivare in auto e andare via in giornata piuttosto che sostare.

Resta un po' più al limite la situazione a Guardia e Fuscaldo, da sempre considerate realtà molto vicine alla zona del Basso Tirreno cosentino. Nonostante si trovino a Nord rispetto allo svincolo di Paola, infatti, le due realtà (e insieme Acquappesa) garantiscono una più alta possibilità di trovare affitti. Ma anche qui, il problema sono i costi, esorbitanti e aumentati negli ultimi anni con l'aumento del costo della vita. Impossibile trovare un affitto a due zeri, neanche per pochi giorni. Ferragosto è distante ancora tre mesi e già le località del Tirreno cosentino sembrano essere sazie di turisti.