MILANO - Cinque milioni di euro. Tanto vale per la Lombardia la partecipazione dei Bronzi di Riace all’expo 2015. Il Pirellone prova a stuzzicare la Calabria con i soldi. Ad illustrare il progetto della trasferta milanese sono stati il governatore, Roberto Maroni, ed il suo ambasciatore, Vittorio Sgarbi. La regione a guida leghista ha inoltrato la richiesta ufficiale al ministro dei Beni Culturali, Franceschini, per avere le due statue. Maroni ha spiegato la sua idea con molta diplomazia. Il presidente lumbard ha motivato la scelta di arruolare i guerrieri con la necessità di consentire ai visitatori dell’esposizione universale di godere dello spettacolo di questo patrimonio dell’umanità. Sostenendo che le statue sono “trasportabilissime”. Vittorio Sgarbi, al contrario, e come è solito fare, è andato giù pesante. ''Soltanto ignoranza e malafede - ha detto - li legano esclusivamente alla Calabria'' aggiungendo che l’argomento della loro fragilità ''è un'evidente menzogna di chi diffonde terrorismo''. Tesi questa non condivisa dai maggiori esperti di antichità classica e dai restauratori del ministero che curano le due opere. Per Vittorio Sgarbi l’esposizione dei bronzi a milano “è un’operazione non contro, ma per la Calabria. “I guerrieri – dice - possono affrontare benissimo il viaggio verso la Lombardia perché sono rimasti 2.500 anni sott’acqua” senza che nulla accadesse e anche perché hanno sopportato ben tre restauri in quarant’anni”.