Cosenza, apertura di due parchi a persone con problemi di autismo

Si tratta del Morrone e del Romeo. Saranno resi fruibili per poche ore al giorno anche da soggetti affetti da altre patologie per le quali è necessario trascorrere qualche tempo all'aperto

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di Salvatore Bruno
23 aprile 2020
19:00

Anche alcuni spazi pubblici di Cosenza aprono a beneficio di persone in particolari situazioni di salute, per effetto di un'ordinanza emanata dal sindaco Mario Occhiuto su esplicita richiesta pervenuta all’amministrazione comunale, dall’Associazione La Terra di Piero.

 

Due parchi aperti

Saranno resi fruibili il parco Emilio Morrone, conosciuto anche come Parco Remì, e lo spazio intitolato a Piero Romeo. Entrambi sono ubicati lungo via Roma. Potranno essere frequentati da persone affette da sindrome autistica «per le quali – si legge in una nota di Palazzo dei Bruzi - è assolutamente auspicabile consentire loro di poter uscire di casa».


 

Non solo autismo

Inoltre, sono state considerate anche altre condizioni, certificabili dai medici curanti o da altra autorità sanitaria, per le quali è analogamente consigliabile la fruizione terapeutica di momenti di vita all’aperto. I due parchi, l'uno di fronte all'altro, sono ritenuti idonei alle finalità richieste «sia perché – si legge nell’ordinanza - posti in posizione centrale rispetto all’abitato cittadino e dunque facilmente raggiungibili, sia perché dotati di spazi ampi e curati e facilmente».

 

Poche ore al giorno

La parziale fruizione sarà possibile dal lunedì al venerdì, dalle ore 16 alle ore 18 e nei giorni di sabato e domenica dalle ore 16 alle 19. L’associazione La Terra di Piero si è resa disponibile a coadiuvare le operazioni di accesso impegnandosi a richiamare l’attenzione sul rispetto delle misure di distanziamento sociale, ferma restando la primaria attività di controllo affidata alle forze dell’ordine».

 

Servirà l’autocertificazione

La persona autorizzata alla fruibilità dei parchi potrà essere accompagnata da uno o più componenti il nucleo familiare. L’ordinanza stabilisce inoltre a carico dei familiari accompagnatori l’onere di produrre, a richiesta, l'autocertificazione del caso e la documentazione sanitaria attestante la particolare condizione che rende necessaria la frequentazione dei parchi pubblici. I familiari accompagnatori inoltre, dovranno impegnarsi a rispettare la cosiddetta distanza sociale interpersonale di almeno un metro.

Giornalista
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