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I cosentini con i capelli bianchi lo ricordano quando vendeva il pesce in via Alimena suggerendo come cucinarlo, Tonino Napoli era già allora un personaggio. Perché lui il pesce sapeva come trattarlo sui fornelli, tanto da decidere di chiudere bottega per aprire un ristorante tutto suo. Scelse come location il borgo antico di Rende, e si trattò di una scelta più che mai azzeccata. Il locale si chiamava Pantagruel e per anni rappresentò un punto di attrazione per tutto il centro storico del Campagnano.
Da quei tavoli, dove giungevano pietanze sapientemente preparate dalle mani esperte di Tonino, transitavano le famiglie più in vista dell'area urbana cosentina. Comprese quelle della politica nostrana, di destra e di sinistra. Anche perché Tonino era un uomo colto, preparato, fedele alla sua estrazione comunista, con un passato in prima linea nelle file della sinistra, della quale non aveva mai abbandonato i principi. Dopo l'esperienza del Pantagruel, in questi ultimi anni aveva avviato un locale in centro di Cosenza, dal nome accattivante "Siamo fritti" dove continuava a deliziare il palato dei cosentini. Recentemente si occupava della cucina di un agriturismo abbarbicato sulle colline di Paola.
Se ne va un personaggio che ha saputo ritagliarsi uno spazio nel cuore dei cosentini. Chiunque nella memoria conserva gelosamente il ricordo di una cena, di una festa, di una chiacchierata con Tonino Napoli. Anche i sindaci di Cosenza e Rende hanno espresso il proprio cordoglio «Un diffuso sentimento di tristezza ha immediatamente pervaso quanti hanno conosciuto Tonino Napoli, chef sopraffino, anzi, cuoco, come lui amava definirsi, e amabile conversatore di politica e di società. Mi piace ricordare – afferma il sindaco Occhiuto – che negli ultimi anni Tonino Napoli aveva trasferito la sua attività di oste alla vecchia maniera nel centro di Cosenza, accogliendo con i suoi eccellenti piatti che erano apprezzati da tutta la Calabria e non solo. A sua moglie, ai suoi figli e ai nipoti giungano le mie più sentite condoglianze».
«Oggi è un giorno triste per la Città di Rende – chiosa Marcello Manna - La scomparsa di Tonino Napoli lascia un grande vuoto nella comunità che lo ha apprezzato come persona e come cuoco del borgo antico. Una persona schietta e speciale che amava la politica. La buona politica. Quella del servizio al cittadino, la politica del fare. Orgoglioso della sua Rende e della sua gente è sempre stato anche osservatore attento e ,coerente con le sue idee, diceva la sua e la diceva senza schemi o interessi personali. Il mio è un grande abbraccio e sentite condoglianze a tutta la famiglia Napoli».