L’esponente di giunta ha partecipato alla sigla dell’accordo di rete tra quattro istituti scolastici nella provincia di Catanzaro
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«Abbiamo motivo di sostenere che per l’anno scolastico 2026/2027 non vi sia alcun accorpamento perché i nostri numeri ci dicono che non c’è stata la contrazione che si pensava ci potesse essere». Lo ha detto l’assessore all’Istruzione della Regione Calabria, Maria Stefania Caracciolo, in relazione all’adozione del piano di dimensionamento scolastico. L’esponente di giunta regionale ha infatti chiarito che la contrazione del numero di studenti non è stata tale da richiedere nuovi tagli delle autonomie scolastiche calabresi.
Caracciolo ha poi aggiunto in relazione alle polemiche: «È stato lamentato che la Regione Calabria non ha fatto ricorso ma io mi chiedo perché fare ricorso dal momento che la Corte Costituzionale non ha accolto i ricorsi presentati, sono stati tutti rigettati. Anche i ricorsi al Tar al momento non hanno avuto esito favorevole per cui dobbiamo andare avanti con intelligenza lavorando sulla norma e cercando di razionalizzare l’attività, il modo di portare avanti il dimensionamento senza danneggiare i territori».
La dichiarazione a margine della sottoscrizione dell’accordo di rete avvenuto questa mattina nella sede della Provincia di Catanzaro, tra gli istituti scolastici di Girifalco, Chiaravalle, Decollatura e Sersale, uno strumento per potenziare le autonomie scolastiche mitigando gli effetti negativi prodotti proprio dal dimensionamento scolastico.
«Questi istituti che hanno ricevuto dal dimensionamento una responsabilità e un mandato preciso, ovvero di mantenere un punto di erogazione del servizio in un contesto di prossimità, ritengono che farlo insieme, condividendo esperienze e iniziative sia un bene per tutti» ha dichiarato Tommaso Cristofaro, dirigente dell’Is Maiorana di Girifalco.
Presente all’iniziativa anche il presidente della Provincia di Catanzaro, Amedeo Mormile: «È un momento importante, riuscire a fare rete e porre rimedio a quelle che sono le problematiche legate ai trasporti e alla possibilità dei nostri ragazzi di raggiungere questi luoghi, di avere strutture adeguate e di qualità così come avviene nei grandi centri di Catanzaro e Lamezia Terme dove ci sono la gran parte dei nostri istituti scolastici. E quindi riuscire ad operare e programmare in questi termini».