Nel format “A tu per tu” de ilReggino.it, Siria Scarfò ha condiviso la sua storia, narrata nel libro Mi Svelo. Originaria di Cinquefrondi, Siria ha vissuto un’infanzia segnata da abusi iniziati a 12 anni da parte di un uomo di Chiesa, proseguiti anche dopo la sua vocazione religiosa. La sua testimonianza è un atto di denuncia e di speranza, un invito a rompere il silenzio e a sostenere le vittime di abusi.

Il libro è stato presentato in diverse città, riscuotendo attenzione e partecipazione. La presentazione a Reggio Calabria, sabato 14 alle 18 alla Libreria Mondadori sul Corso Garibaldi, sarà un’occasione per ascoltare la voce di Siria, che con coraggio e determinazione ha trasformato il dolore in un messaggio di rinascita. Il percorso di Siria Scarfò, autrice del libro Mi Svelo, costituisce un simbolo forte di resilienza e lotta contro le ingiustizie invisibili, spesso nascoste tra le mura sacre. Nata e cresciuta nella Piana di Gioia Tauro, Siria ha deciso di rompere il silenzio e condividere pubblicamente la sua storia di violenza e rinascita, un passaggio fondamentale per sensibilizzare l’opinione pubblica e denunciare le malefatte di un sistema che troppo spesso protegge i carnefici piuttosto che le vittime.

Un'infanzia segnata dal dolore

Siria apre il cuore spiegando come tutto sia cominciato già all’età di 12 anni, quando un “carnefice” – come lei lo definisce – ha iniziato a molestare la sua innocenza. «Non capivo cosa stava succedendo – racconta – ma sapevo di essere in balia di qualcuno che aveva il potere di farmi paura e sentirmi ancora più sola». La ragazza, ferita nel profondo, si è trovata a fare i conti con un dolore che ha continuato a segnarla, portandola verso un lungo cammino di silenzio e sofferenza.

Fede e vocazione, un percorso di sofferenza e autodeterminazione

Dopo anni di silenzio e processi interiori complessi, Siria ha scelto di entrare in convento, sperando di trovare rifugio e salvezza nella fede. Tuttavia, anche in quel contesto ha dovuto affrontare il peso di ulteriori violenze. «Non è stato facile vivere con l’ombra di quanto era successo – spiega – ma il mio cammino vocazionale mi ha anche dato la forza di affrontare le mie paure e di capire che non dovevo lasciarmi definire dal dolore». La sua vocazione, invece di annullarla, l’ha aiutata a riscoprire se stessa e a combattere per la verità.

L’ordigno della verità e il coraggio di denunciare

Oggi Siria ha deciso di rompere il muro del silenzio, denunciando pubblicamente quanto vissuto e raccontando che il dolore, se condiviso, può diventare un messaggio di speranza per molte altre persone in condizione analoga. La sua scelta di scrivere Mi Svelo è stata anche un modo per liberarsi dal peso del segreto e per mettere nero su bianco una realtà troppo spesso taciuta.

Una storia di lotta contro l’omofobia e la pressione sociale

Durante l’intervista, Siria ha anche affrontato il tema della sua identità sessuale. «Essere omosessuale in un ambiente così conservatore come quello della mia zona è stata un’altra prova – confida – ma la mia volontà di essere fedele a me stessa e di vivere la mia verità mi ha permesso di trovare la forza di continuare a lottare». La giovane ha spiegato che la religiosità, se vissuta con sincerità e rispetto, può diventare una risorsa, non un ostacolo, per superare le difficoltà e abbracciare tutte le sfumature dell’animo umano.

L’appuntamento con i lettori

Sabato 14 alle 18, alla Libreria Mondadori sul Corso Garibaldi di Reggio Calabria, Siria Scarfò presenterà ufficialmente Mi Svelo. Un momento di condivisione e ascolto con il pubblico, per parlare di abusi, fede, identità e rinascita.