Sud e futuri

Gratteri a Scilla: «Incandidabilità dei politici? Non ci sono più alibi per nessuno»

FOTO-VIDEO | Il procuratore di Catanzaro ospite della Fondazione Magna Grecia nell’ambito della kermesse “Innoviamo e rinnoviamo il Mezzogiorno” ha affrontato anche il tema della violenza sulle donne: «Quando un marito vi picchia, dovete andare via»

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di Redazione
28 agosto 2021
09:45

Il dibattito con il procuratore Nicola Gratteri ha avviato la serie di eventi del terzo meeting internazionale organizzato, a Scilla, dalla fondazione Magna Graecia. “Innoviamo e rinnoviamo il Mezzogiorno”, il titolo scelto quest'anno dal sodalizio fondato e guidato dall'onorevole Nino Foti, unisce i termini di Sud e Futuri inneggiati dalla kermesse. L'iniziativa, nell'ambito del progetto “Sud e futuri”, riparte quindi da una perla turistica calabrese, Scilla appunto, grazie ad una partnership non casuale vista la coincidenza di ambizioni della magna Grecia e dell'amministrazione comunale guidata dal sindaco Pasqualino Ciccone

Incandidabilità dei politici

«Non ci sono alibi per nessuno», ha detto il procuratore capo di Catanzaro in apertura della serata. Intervistato dalla giornalista Paola Bottero, Gratteri ha posto l’accento sulla incandidabilità o meno dei politici e quindi sul controllo da parte della commissione parlamentare antimafia: «Il problema non si risolve con la patente dell’antimafia ma con la serietà della politica. Sul piano politico, etico e morale siamo in grado di capire se quella persona ha le competenze e chi fa le liste sa perfettamente chi mette dentro. Non ci sono alibi per nessuno».


Violenza sulle donne

Un passaggio anche sulla violenza sulle donne, sulle vittime innocenti: «Questa pandemia ha aumentato la violenza e lo stress viene scaricato sulla parte più debole. Il consiglio che do alle donne: quando un marito vi picchia dovete andare via. Non andate mai ad un ultimo appuntamento, è una trappola. Quello sarà l’ultimo vostro incontro perché vi ucciderà. Quando il marito vi ha alzato le mani, il rapporto è finito. E il sistema processuale penale non consente di arrestare tutti gli stalker».

Il rapporto con la stampa

Il rapporto con la stampa e il coraggio di andare in tv a denunciare pubblicamente quello che succede. Su questo Gratteri ha raccontato: «Faccio il mio lavoro dando tutto me stesso ma mi piace dire la mia, quello che penso. E soprattutto quando leggo certe cose non riesco a stare zitto. In questo periodo sto parlando tantissimo. Non posso stare zitto perché quando questo Governo si è insediato ha parlato della riforma del procedimento civile. E da italiano non posso sentir dire che se non si fa la riforma del processo civile, l’Europa non ci da i soldi. Da cittadino è umiliante. A un certo punto, dopo un mese e mezzo, spunta la riforma del processo penale e mi impunto sul termine “improcedibilità” che non sono riuscito a digerire» ha ribadito più forte Gratteri spiegando così i motivi della sua contrarietà rispetto alla legge firmata dalla guardasigilli.

Dopo il dibattito, durante il quale il procuratore Gratteri e lo scrittore Antonio Nicaso, quest'ultimo da remoto, sollecitati dalle domande di paola Bottero si sono soffermati sui temi di stretta attualità partendo dal loro ultimo libro “Non chiamateli eroi”, sono stati l'attrice Annalisa Insardà e Fabio Macagnino Trio a chiudere l'appuntamento in attesa dell'evento di questa sera con lo scienziato di fama mondiale Roberto Gallo che riceverà il premio internazionale Magna Grecia.

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