In attesa di sostenere anche la prova orale, due maturande di Reggio Calabria raccontano come hanno sviluppato la traccia della prova scritta di italiano e come stanno vivendo tale momento delicato della loro vita in un presente di guerre e tensioni
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Giulia e Mariele, diciotto anni e tutta la vita davanti. Si stanno diplomando a Reggio Calabria e sono loro a incarnare l'audacia e il coraggio necessari per non cedere alla rassegnazione, per non smettere di guardare al futuro e di credere che la conoscenza e il "rispetto" pssano costituire una concreta Speranza di convivenza e di pace.
Risplendono con il loro intelletto e il loro spirito. Nonostante i tempi bui in cui stanno diventando adulte. Tempi che non siamo stati in grado di rendere migliori, come loro avrebbero meritato. Nonostante tutto, loro sono lì a indicarci la strada, mentre sono alle prese con le prove orali del loro esame di maturità. Parlano di storia e di filosofia, e già adesso devono parlare anche di guerre, di cui comprendendo ciò che basta, ossia la natura di strumento di affermazione violenta e prevaricatrice di interessi materiali, fermamente non la condividono. Non sono ingenuità e incoscienza a guidarle ma il pensiero di grandi filosofi e pensatori di un passato tutt'altro che passato, una cultura già solida anche se in fieri. Sono proprio le maturande Giulia e Mariele, diciott'anni appena, a rendere per tutti noi meno avaro e più luminoso questo presente.
Giulia Papandrea sta diplomandosi al liceo scientifico Leonardo Da Vinci di Reggio Calabria. Cresciuta a pane e classici, anche in lingua inglese, oggi ha esteso gli orizzonti dell'amata lettura anche alla letteratura più moderna e contemporanea. Ha appena finito di leggere le Città Invisibili di Calvino, libro che l'ha molto appassionata.
Mariele Andriani sta diplomandosi al liceo classico Tommaso Campanella di Reggio Calabria. La filosofia le ha dato il suo posto nel mondo anche se, contrariamente a quanto si aspettasse, non le ha fornito le risposte che cercava. Ha piuttosto generato in lei altre domande, guidandola verso la scoperta della meraviglia di ciò che la circonda.
Entrambe queste talentuose giovani donne reggine hanno scelto la traccia ispirata all'articolo di Riccardo Maccioni, pubblicato su Avvenire nel dicembre 2024 e intitolato “Rispetto è la parola dell’anno Treccani. E serve per respirare”. Giulia ha declinato questo valore da un punto di vista storico-letterario, Mariele squisitamente filosofico. Entrambe non hanno lasciato fuori l'attualità di un mondo in cui spirano sempre più insistenti venti di guerra e in cui la tutela della persona, dei popoli e dell'ambiente sono obiettivi essenziali ma ancora da conseguire pienamente.
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