Nei giorni scorsi, è stato inaugurato il nuovo anno accademico dell'Istituto Superiore di Scienze religiose "San Francesco di Sales", alla presenza delle autorità accademiche, della componente studenti, delle autorità civili quali, il procuratore capo di Cosenza, Vincenzo Capomolla, il vice sindaco del comune di Rende, Fabio Liparoti, il vescovo emerito di San Marco Argentano-Scalea, Mons. Leonardo Bonanno, il vicario generale della diocesi di San Marco Argentano-Scalea, Mons. Salvatore Vergara, il presidente della Bcc Medio Crati, Nicola Paldino.

Nei saluti istituzionali, il direttore don Emilio Salatino, portando i saluti del moderatore Issr e arcivescovo metropolita S.E. Mons. Giovanni Checchinato, ha salutato tutti i convenuti omaggiando il presidente della Bcc di una targa ringraziamento per la donazione di un defibrillatore all'Istituto. Un segno di particolare riguardo per il territorio, afferma il direttore, che tiene sempre fisso lo sguardo sul bene comune; motivazione consona anche la scelta di invitare per la prolusione il prof. Trianni, filosofo e teologo, docente di Teologia delle Religioni presso la Pontificia facoltà Gregoriana.
Lo stesso, nella prolusione, ha sottolineato l'importanza del documento conciliare Nostra Aetate, sulle relazioni della chiesa con le religioni non cristiane, che da ben sessant'anni fissa l'attenzione sulla fraternità umana.
Sottolinea l'attenzione sul numero 2 del documento: «La Chiesa cattolica nulla rigetta di quanto è vero e santo in queste religioni. Essa considera con sincero rispetto quei modi di agire e di vivere, quei precetti e quelle dottrine che, quantunque in molti punti differiscano da quanto essa stessa crede e propone, tuttavia non raramente riflettono un raggio di quella verità che illumina tutti gli uomini».

Parafrasando Paolo VI, il prof. Trianni sostiene che Le religioni sono raggi della verità.

L'Istituto Superiore di Scienze religiose, allargando gli orizzonti ha accolto alcuni studenti religiosi provenienti dall'India e dallo Sri Lanka, ospiti di due comunità religiose nell'Arcidiocesi, confermando, come è ribadito nel documento conciliare al n.5: «Non possiamo invocare Dio come Padre di tutti gli uomini, se ci rifiutiamo di comportarci da fratelli verso alcuni tra gli uomini che sono creati ad immagine di Dio. L'atteggiamento dell'uomo verso Dio Padre e quello dell'uomo verso gli altri uomini suoi fratelli sono talmente connessi che la Scrittura dice: “Chi non ama, non conosce Dio” (1 Gv 4,8)».

Al termine della prolusione, una rappresentanza dei 44 docenti, tra presbiteri e laici (provenienti anche da realtà accademiche come l'UniCal, l'Università Mediterranea di Reggio Calabria, e dirigenti scolastici), hanno professato la fede e giurato fedeltà all'insegnamento loro affidato per la cura di coloro i quali hanno scelto di ampliare le proprie conoscenze e crescere nella fede.

Oltre ai corsi universitari, l'Issr promuove anche un cammino di formazione per operatori pastorali catechistico liturgico, corsi opzionali e corsi on line extra curricolari, perché si auspica che la teologia venga incarnata in tutte le realtà del nostro territorio.