VIDEO | Inaugurato uno spazio gioco dedicato ai bambini che affrontano visite per l’invalidità: un gesto di accoglienza e umanità, nato dalla sinergia tra l’Istituto nazionale per la previdenza sociale e “L’Albero dei Sorrisi Odv”. La vicepresidente dell’associazione Emilia Pietramala: «Nostro intento è lasciare un bel ricordo»
Tutti gli articoli di Attualità
PHOTO
Un piccolo spazio, ma carico di significato. È stato inaugurato presso la sede INPS di Corigliano Rossano, un ambiente colorato e accogliente dedicato ai bambini che si recano al centro medico legale per sottoporsi a valutazione d’invalidità. Non un dettaglio accessorio, ma un gesto concreto di attenzione verso l’umanità che passa ogni giorno da quei corridoi.
A spiegare le ragioni dell’iniziativa è Stefano Tirittera, direttore della filiale provinciale: «L’idea che ci muove è che non conta solo quello che l’Istituto fa, ma anche come lo fa. Accompagnare l’attività prevista dalla legge con un sentimento di vicinanza è un dovere morale oltre che istituzionale. E quando si ha a che fare con i bambini, questa attenzione deve raddoppiare». L’ambiente creato – realizzato in sinergia con l’associazione "L’Albero dei sorrisi Odv" (LAB) e con il sostegno del direttore regionale INPS, il dottor Greco – è pensato per accogliere i più piccoli con giochi, libri, colori.
Una bolla gentile in un contesto che, spesso, è associato a tensione, ansia e preoccupazione. «Ci siamo accorti – prosegue Tirittera – che le famiglie arrivano con il peso di attese delicate. Da queste visite dipendono scelte e conseguenze importanti, anche sul piano economico. Il clima non è semplice, per nessuno. Vedere un bambino costretto ad affrontare questi momenti, magari in silenzio o tra adulti preoccupati, ci ha spinti ad agire. Volevamo cambiare lo scenario, offrire una pausa di leggerezza. Questo spazio è il nostro modo per farlo». Nella sala dedicata, i bimbi possono disegnare, leggere, sfogliare album illustrati, giocare con costruzioni. Un’idea semplice, ma efficace. E anche gli adulti, mamma e papà, riescono a vivere con meno peso un momento altrimenti carico di ansia.
Il progetto rientra in un piano più ampio di umanizzazione dei servizi INPS, dove accoglienza, relazione e sensibilità entrano a far parte della quotidianità operativa. L'obiettivo è far sentire le persone meno sole, più comprese, anche quando la burocrazia sembra prendere il sopravvento. Il contributo dell’associazione "L’Albero dei sorrisi Odv" è stato determinante. Un gruppo attivo sul territorio, impegnato nel sociale, che ha subito accolto l’idea con entusiasmo, fornendo materiali e supporto.
Uno spazio che accoglie e rassicura i bambini fragili
Un piccolo spazio colorato, ma con un impatto concreto sul benessere dei più fragili. Un gesto semplice, ma pensato per ridurre ansia e disagio in una fase delicata. A parlarne è Natale Aloe, responsabile del centro medico legale della sede provinciale: «Per noi è un momento significativo. Accogliamo spesso bambini con disabilità, e creare per loro un ambiente più sereno può fare la differenza. Questo spazio rende l’attesa più leggera, più vicina a un momento di gioco che a un passaggio medico. Spesso si trovano anche altri bambini convocati nello stesso giorno, e questo contribuisce a farli sentire meno soli».
Ma non è solo una questione di accoglienza. C’è anche un aspetto organizzativo importante: «Ho dato disposizione affinché questi bambini abbiano la priorità assoluta nelle visite. È giusto intrattenerli, ma ancora più giusto restituirli il prima possibile al loro ambiente, senza creare ulteriori tensioni. Si tratta di delicatezze che fanno parte del nostro modo di lavorare».
Un segnale preciso arriva anche sul piano più ampio della visione di servizio: «Questa sede riesce a garantire prestazioni assistenziali per tutte le fasce d’età, dai bambini agli anziani. E lo facciamo in tempi brevi, senza rimandi, senza percorsi tortuosi. È un risultato che parla di efficienza, ma anche di attenzione alla persona. E se un bambino può portare con sé un ricordo sereno di questa esperienza, allora significa che stiamo lavorando nella direzione giusta».
Un gesto simbolico per accogliere i bambini
A benedire lo spazio gioco è stato Don Franco Romano, parroco della parrocchia di San Bartolomeo. Il significato di questa iniziativa è profondo, ha un valore simbolico e sociale. «Credo molto nella rete tra realtà diverse. La chiesa, la politica, la cultura, la sanità: tutti devono imparare a dialogare. È ciò che ci indicano con insistenza anche i Papi, da Francesco, di felice memoria, al nuovo Papa Leone XIV. Il dialogo è la via, è un ponte che bisogna costruire ogni giorno.
Questo spazio per i bambini è un tassello di quel ponte. Spesso nelle case dei nostri quartieri i più piccoli non hanno luoghi pensati per loro, ambienti che li accolgano davvero. Qui invece sì. Anche se piccolo, questo spazio ha un’idea grande dietro. È un luogo dove un bambino può muoversi, esplorare, sentirsi libero. E quando un bambino può fare questo, diventa se stesso. Non è più un corpo che risponde ai comandi degli altri, ma un piccolo essere umano che cresce con dignità e spontaneità».
L’associazione L’Albero dei Sorrisi ODV ha proposto e realizzato l’area giochi con l’intento di trasformare il momento della visita in un’esperienza più serena, più gioiosa. I bambini, entrando e trovandosi di fronte a uno spazio colorato e pensato per loro, riescono a vivere un’esperienza diversa, meno carica di tensione. La vice presidente Emilia Pietramala sottolinea: «Questa proposta è stata accolta con grande entusiasmo dai dirigenti e dai direttori della sede, e il nostro auspicio è quello di poterla replicare in tutte le sedi calabresi. Gli obiettivi della nostra associazione partono da una consapevolezza: dobbiamo stare accanto ai bambini, esserci, rappresentare un presidio di affetto, di attenzione. Dobbiamo essere una realtà che li abbraccia, che li fa sentire accolti, anche in contesti come quelli sanitari, spesso vissuti con disagio. L’intento è quello di lasciare un ricordo positivo, un’esperienza che sia dolce e non traumatica».