Dall’abbattimento delle barriere architettoniche ai defibrillatori e alle colonnine “Sos”: il risultato di un cantiere strategico che restituisce bellezza e vivibilità. Princi, Falcomatà, Caracciolo e Siclari all’inaugurazione
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È stato inaugurato il nuovo lungomare di Lazzaro, frangia costiera del comune di Motta San Giovanni ed una delle mete di villeggiatura predilette dei reggini. Un lungomare che oggi è uno spazio profondamente trasformato, rigenerato nei materiali, nei servizi e nella vocazione pubblica, pensato per rispondere ai bisogni concreti della comunità e di chi sceglie questo tratto di costa ionica per vivere, lavorare o semplicemente trascorrere momenti di relax. I numeri parlano chiaro: oltre 23mila metri quadrati di tappetino rifatto, 76 nuovi punti luce a led, 1.200 metri di ringhiera sostituiti, 72 pali artistici restaurati, 152 aiuole, 19 scale e rampe esistenti rimesse a nuovo, 20 parapetti in pietra ripristinati, 1.188 metri quadrati di nuova pavimentazione.
Ma a fare la differenza è soprattutto la qualità dell’intervento sul piano dell’inclusione e dell’innovazione: 10 rampe per il raccordo strada-passeggiata e 2 discese in legno a mare, 6 colonnine Sos con geolocalizzazione, 5 defibrillatori smart, 14 panchine solari, 10 puntali con telecamere e videoanalisi, totem informativi, diffusori sonori, colonnine di ricarica elettrica e un punto spiaggia attrezzato con sedie job. Un’infrastruttura che non è solo riqualificata, ma sicura, intelligente e pienamente accessibile, dove ogni dettaglio è stato pensato per restituire centralità alla persona e al territorio.
A sottolineare il valore dell’opera è stato innanzitutto il sindaco Giovanni Verduci, che ha parlato di una «scommessa vinta» e ha ricordato il lungo lavoro avviato già nel 2016 per ottenere i fondi necessari, valorizzando la sinergia con la Città Metropolitana e la Regione Calabria. «Non abbiamo soltanto ristrutturato, ma reso questo luogo più sicuro, più accessibile e più umano», ha spiegato, ringraziando tecnici, maestranze e rappresentanti istituzionali che hanno accompagnato il percorso, a cominciare dal deputato Francesco Cannizzaro fino al sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà, che ha evidenziato come l’intervento si inserisca in una visione più ampia: «Un altro tassello del disegno metropolitano che vuole trasformare Reggio e il suo comprensorio da città sul mare a città di mare».
Dal palco, l’eurodeputata Giusy Princi ha scelto di parlare di “pagina concreta di storia calabrese”, segnata da una felice collaborazione istituzionale e da una chiara direzione: «Le risorse europee e nazionali devono servire a ridurre i divari e offrire ai territori opportunità di espressione. E oggi, grazie all’impegno dell’amministrazione comunale, questo obiettivo è stato centrato».
Dello stesso tenore l’intervento dell’assessora regionale ai lavori pubblici, Maria Stefania Caracciolo, che ha definito il lungomare «uno dei più affascinanti della regione», e quello dell’assessora comunale Giusy Vacalebre, che ha rilanciato il concetto di turismo destagionalizzato: «Motta San Giovanni può offrire un’esperienza a 365 giorni l’anno, dai siti archeologici fino alla costa».
Ha preso la parola anche Sonia Malara, assessora con delega alla pubblica istruzione, politiche abitative, famiglia e disabilità, sottolineando l’anima inclusiva del progetto: «Un lungomare che parla davvero a tutti, grazie a interventi che rendono gli spazi accessibili e accoglienti, dalle rampe dedicate alle panchine smart, con servizi pensati anche per chi ha bisogni speciali».
L’inclusione non è un dettaglio, ma il cuore pulsante di questo progetto. Lo ha ricordato con forza il garante regionale per i diritti delle persone con disabilità, Ernesto Siclari, che ha definito l’inaugurazione del lungomare «una svolta intelligente», perché «oggi essere inclusivi significa anche essere lungimiranti». La presenza di rampe, passerelle, sedie job, colonnine smart e un punto spiaggia totalmente dedicato a chi ha disabilità motorie è il segno concreto di un cambio di paradigma, che unisce diritto, bellezza e fruibilità.
«La disabilità è anche turismo» ha detto Siclari, evidenziando come quasi un milione di persone con disabilità viaggino ogni anno in Italia, e come la Calabria debba essere pronta ad accogliere tutti, senza distinzioni. Da qui, l’importanza non solo dell’abbattimento delle barriere architettoniche, ma anche di un’educazione culturale condivisa al rispetto e alla coesistenza: nessuno deve sentirsi ospite nel proprio territorio.
E proprio in questa direzione si muove anche la progettualità comunale, che affianca alla cura degli spazi pubblici una visione integrata del territorio, in cui ogni intervento – dal lungomare alle aree gioco, dal piano spiaggia alla raccolta differenziata – è pensato per generare benessere, vivibilità e senso di comunità.
L’inaugurazione del Lungomare Cicerone segna l’inizio di un nuovo cammino. Lo ha detto chiaramente il sindaco Verduci, rilanciando lo sguardo su progetti già avviati come il Piano Spiaggia, il Piano Strutturale Comunale e il ponte sul torrente San Vincenzo, in attesa di finanziamento. Ha anche annunciato la prossima sfida: la realizzazione di un porto canale tra il lungomare Cicerone e Ottaviano Augusto, per rafforzare la vocazione turistica e nautica dell’intero comprensorio.
È un’idea di futuro che parte dagli investimenti pubblici e guarda con interesse all’iniziativa dei privati, in una logica di corresponsabilità e crescita condivisa. E che si fonda, come ha ricordato lo stesso Verduci, su una comunità coesa, capace di attendere, di pazientare, di credere.