L'amministrazione comunale di Petilia Policastro (Crotone) ha celebrato la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne deponendo una composizione floreale al monumento dedicato a Lea Garofalo, la testimone di giustizia uccisa dal compagno dopo che aveva iniziato a collaborare con la giustizia denunciando i suoi traffici illegali, originaria del comune calabrese. Una cerimonia che giunge anche a 16 anni dall'omicidio di Lea Garofalo, uccisa nel Milanese il 24 novembre 2009.

«Ci sono giorni - è scritto in una nota dell'amministrazione - che vanno onorati e celebrati per il loro profondo significato e per ciò che rappresentano per una comunità come quella di Petilia Policastro. È il caso del 24 e del 25 novembre: nel primo giorno si rinnova il tributo alla memoria di Lea Garofalo, testimone di giustizia e vittima della 'ndrangheta, simbolo universale di coraggio femminile e legalità. Ed il 24 novembre, sedicesimo anniversario della sua tragica uccisione, rappresenta non solo un momento di commemorazione, ma un'occasione per riflettere collettivamente sul ruolo di Lea e sul significato più profondo del rispetto verso le donne e i loro diritti».

A deporre la composizione floreale sono stati il sindaco Simone Saporito, le assessore Carmelina Comberiati ed Elisabetta Cistaro e il Comando di Polizia locale ribadendo «il valore del suo sacrificio, la forza con cui ha scelto di ribellarsi all'omertà e alla violenza, e il desiderio di lasciare un segno indelebile per la sua terra».

«La legalità, valore che l'amministrazione comunale petilina ha sempre posto al centro del suo percorso - prosegue la nota - , passa proprio dal riconoscere i simboli come Lea Garofalo e dal promuovere il rispetto dei diritti delle donne ogni giorno, non limitandosi a celebrazioni formali o all'apposizione di targhe. Il 25 novembre, in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, bisogna onorarla, tutelare la sua dignità, proteggerla da ogni forma di abuso e violenza, valorizzarne il ruolo sociale e civile».

«E questo messaggio - sottolinea l'amministrazione - è ancora più importante che parta da Petilia Policastro, che ha attraversato in un recente passato, uno dei momenti più drammatici e bui della sua storia, segnato proprio da episodi di violenza sulle donne e da cronache che fanno riflettere sull'importanza di un cambiamento culturale concreto e diffuso. Lea Garofalo è esempio di coraggio e determinazione, rappresenta il volto della ribellione all'illegalità e testimonia che un futuro diverso è possibile. La sua storia deve essere raccontata ovunque (a scuola, in famiglia, nello spazio pubblico) perché i valori di legalità, rispetto e parità devono diventare patrimonio condiviso».