Il progetto

San Ferdinando, l’Itis di Polistena studia lo spreco dei fondi Ue nell’ex Casa del marinaio

VIDEO | Finanziata con i fondi Pisu, è costata 8 milioni di euro ma ad oggi è inutilizzata e al al centro di un contenzioso. Dagli studenti anche una proposta di utilizzo della struttura 

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di Agostino Pantano
4 aprile 2022
14:57

Monitoraggio civico dell’Itis Conte Milano di Polistena, i cui studenti hanno analizzato come la spesa dei fondi europei molto spesso crei sprechi, prendendo in esame un edificio completato e non utilizzato a San Ferdinando. “Onda futura”, questo il nome del team di analisti formato nella scuola diretta da Franco Mileto, ha contato sull’apporto degli amministratori e dei tecnici comunali, ha coinvolto anche esperti di fondi europei e funzionari regionali, ma pure l’europarlamentare calabrese Laura Ferrara. Il progetto è tra quelli che strutturano l'alternanza scuola lavoro nell'Istituto tecnico polistense. 

«Sono stati spesi 8 milioni di euro per la Casa del marinaio di San Ferdinando – ha sintetizzato il docente Domenico Mammola – e la constatazione che dopo tutti questi anni la struttura riqualificata sia ancora vuota e inutilizzata ha provocato negli studenti parecchia delusione. In fondo la cittadinanza europea è la dimensione che questi ragazzi vivono nel presente e per il futuro, ecco perché abbiamo voluto che da questa loro amarezza germogliasse anche una proposta di utilizzo del bene».


Finanziato con i fondi Pisu, il cantiere che sorge nella centralissima piazza Nunziante per metà è completato e per metà è stato abbandonato dalla ditta – che ora ha un contenzioso con il Comune – e gli studenti, proprio per la parte finita, hanno pensato alla possibilità di «aprire dei laboratori che possano – conclude Mammola – valorizzare il legame tra San Ferdinando e l’identità marinara che è frutto della sua storia».

Giornalista
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