L’ordinanza

Serra San Bruno, il Comune dichiara guerra ai coriandoli e stelle filanti: polemiche

L’ordinanza del sindaco Barillari contro l’utilizzo dei prodotti in occasione sia di cerimonie religiose che civili: «Inquinano. Lanciate riso o grano»

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di G. D.A.
29 marzo 2022
18:00
Coriandoli ai matrimoni, immagine repertorio da pixabay
Coriandoli ai matrimoni, immagine repertorio da pixabay

Il Comune di Serra San Bruno dichiara guerra ai coriandoli e stelle filanti. È quanto emerge da una recente ordinanza sindacale a firma del primo cittadino Alfredo Barillari. Un provvedimento che sta facendo non poco discutere nel centro del Vibonese ma che affonda le radici nella necessità di arginare un fenomeno assai diffuso, ovvero il lancio di materiale plastico-artificiale in occasione di matrimoni, battesimi, eventi civili e religiosi. Una pratica a cui non segue una veloce pulizia delle piazze e strade.

 


«Al termine delle cerimonie – si legge nel documento - non si provvede all'immediata rimozione dei materiali». Pertanto la dispersione di questi prodotti al suolo provoca «imbrattamento di strade, marciapiedi, caditorie stradali oltre che di intasamento dei chiusini in caso di pioggia». Le conseguenze? «Inquinamento ambientale e impegni ed oneri per l'amministrazione comunale oltre al danno dell'immagine della città in presenza di numerosi turisti».

Nell'ordinanza il sindaco vieta sì il lancio dei coriandoli e stelle filanti ma al contempo specifica che è consentito invece l'utilizzo del riso, grano o prodotti simili e naturali. Il provvedimento prevede per i trasgressori una sanzione amministrativa da 25 a 500 euro. La vigilanza sull'effettivo rispetto dell'atto è riservata al Comando della polizia locale nonché agli appartamenti agli altri corpi di Polizia.  

Giornalista
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