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«La vera e propria persecuzione a mezzo stampa, con tanto di offese sessiste, di cui e' stata bersaglio la collega Bruno Bossio sono una preoccupante dimostrazione del livello a cui puo' arrivare la smania di protagonismo se orfana di qualunque argomentazione».
Lo dichiarano Chiara Gribaudo, Stefania Covello, Caterina Bini, Cinzia Fontana, Silvia Fregolent, Barbara Pollastrini, Laura Garavini, Alessia Morani e Titti Di Salvo per commentare l'ennesimo articolo pubblicato dal giornalista calabrese Gabriele Carchidi contro la deputata democratica. «Pur di colpire Enza Bruno Bossio - continuano- Carchidi si è ridotto alle offese puramente sessiste. Fatto che mette a nudo non solo la totale mancanza di argomenti ma che configura un comportamento di vero e proprio stalking giornalistico. A Enza Bruno Bossio – continuano - va quindi tutta la nostra solidarietà di donne e di deputate per le barbare e irriferibili parole che le sono state rivolte».