Edifici chiari immersi nel verde. A poca distanza dal cuore pulsante della vita notturna di Rende, esiste da oltre quarant’anni un quartiere popolare che recentemente ha attirato attenzione per motivi positivi. È un quartiere basato sulla condivisione, sugli spazi condivisi, sulle relazioni continue tra chi lo abita. Villaggio Europa, infatti, ha costruito nel tempo un’identità fondata sulla collaborazione e sul senso di appartenenza. Un concetto ben spiegato dalla presidente Roberta Paciola: «Viviamo qui da quattro decenni – racconta – e bastò installare una semplice altalena in quello che era solo un prato per trasformarlo in un luogo condiviso». Quello fu solo l’inizio. «Grazie alla partecipazione degli abitanti, che versano una quota simbolica di cinque euro, ogni anno riusciamo ad acquistare nuovi giochi e a offrire intrattenimento libero a tutti».

Per i più piccoli, un parco giochi fatto di altalene, scivoli e alberi da frutto, ognuno piantato per il compleanno dei bambini. Poco più in là i campi da calcetto, da poco restaurati, diventano il cuore pulsante per i ragazzi che, da quando sono iniziate le belle giornate, non fanno altro che rincorrere un pallone sotto lo sguardo attento dei genitori. «Per un padre - ci dice Luigi, che ha due figli - o per una madre è un sollievo sapere che il proprio figlio sta giocando a due passi da casa, in serenità, in comunità».

Il nostro Francesco La Luna ci porta alla scoperta dell'esperimento di Villaggio Europa. Un quartiere in cui la parola comunità assume tutto un altro senso.

Villaggio Europa fra spazi comuni e lavoro di squadra

Un'altra passeggiata e ci ritroviamo all'interno dell'ennesimo spazio comune. Qui i bambini studiano, accompagnati dai ragazzi del servizio civile. Qui si tiene un doposcuola completamente gratuito. Grazie all'impegno della collettività, si cerca in ogni modo di non lasciare nessuno indietro. Rossella Le Piane, presidente della "Casa dei diritti sociali", spiega: «In questa sede si alternano diverse associazioni. Qui si fa dopo scuola completamente gratuito grazie ai ragazzi del servizio civile, qui si organizzano eventi culturali. Qui chiunque ha voglia di fare un incontro può portarlo all'attenzione dell'assemblea per promuovere iniziative culturali o ludiche».

Una realtà composta da 800 famiglie, oltre duemila persone, in cui vige una sola regola: condivisione. Il tutto grazie al regolamento degli ambienti comuni, come spiega Stefano Ammirato: «Noi abbiamo portato qualche anno fa questo regolamento al Comune. In buona sostanza, significa avere la capacità di tenere tutti a questi spazi. Sono spazi comuni e comunitari». L'esperimento di Villaggio Europa funziona. Fra bambini che giocano, iniziative culturali, famiglie che organizzano eventi di comunità. Una realtà che sembra venire da un tempo diverso ma calata nel 2025.