Restanza

Bella Londra, ma vuoi mettere con Laureana di Borrello? La storia di Francesca tornata in Calabria per fare saponi all’olio d’oliva

Dopo anni di studio e lavoro all’estero la 37enne Fieramosca ha ceduto al richiamo della sua terra d’origine: «Non sopportavo più le cupe e grigie giornate londinesi. Se una persona ha un progetto, può svilupparlo ovunque»

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di Raffaella Crupi*
1 maggio 2024
10:53
Francesca Fieramosca. A fianco, Laureana di Borrello e Londra
Francesca Fieramosca. A fianco, Laureana di Borrello e Londra

«Bellissima Londra, ma la mia terra mi mancava troppo». La storia di Francesca Fieramosca, 37 anni, è sovrapponibile a tante altre nelle quali il legame con la Calabria, alla fine, ha la meglio.

Francesca è rientrata nella sua Laureana di Borrello, in provincia di Reggio, dopo anni di studio e lavoro all’estero. Un percorso professionale e personale che le ha consentito di dimostrare a se stessa che è possibile realizzare i propri sogni ovunque si decida di mettersi in gioco. La sua scelta di tornare e restare, nonostante le tante occasioni professionali che le si sono aperte nel Regno Unito, è sintomo di fiducia nel futuro del nostro territorio.


«Non mi sono mai sentita fuori posto in Calabria - racconta Francesca - sono andata via per studiare inglese, volevo lavorare nel mondo del turismo e l’inglese era necessario, quindi ho deciso di partire per studiarlo a Londra. Sono trascorsi tanti anni senza che me ne rendessi conto, ma ho vissuto tante esperienze. Insieme a un team guidato da una manager, organizzavamo vintage afternoon tea da Betty Blythe o picnic vintage per privati e curavamo eventi aziendali; ho lavorato per Chain of Hope, una delle maggiori no profit di Londra; ho lavorato per la Galleria d’arte Tate Modern, dietro le quinte dell’evento “Next Generation”, nel backstage delle sfilate di moda dei giovani talenti».

Ma, alla fine, il richiamo di casa è stato più forte: «Sono cresciuta in una terra dai colori mozzafiato, circondata dalla natura, dalle montagne e immersa nei favolosi tramonti della Costa degli Dei che mi mancavano terribilmente nelle cupe e grigie giornate londinesi». Così, nel 2020, complice anche il Covid, decide di tornare a Laurena di Borrello. «La mia famiglia pensava che finita l’emergenza sarei ripartita per cercare altre opportunità all’estero, ma non è stato così», racconta.

Così, ha messo a frutto le proprie passioni e le competenze acquisite, mescolandole con le tradizioni. Da questo mix è nato Kalavria soap, saponi all’olio d’oliva: «Un progetto su cui sto ancora lavorando che mi ha ricordato cosa mi piace fare davvero e mi ha permesso di liberare la mia creatività e il mio talento. Il sapone che realizzo è fatto con olio extra vergine di oliva calabrese, decorato con botaniche essiccate, nastri di stoffa, sete, pizzo, e profumato con essenze realizzate naturalmente con prodotti a KM0». Il ritorno a casa le ha consentito di recuperare una dimensione più umana della quotidianità: «A chi mi legge consiglio di seguire il proprio cuore, se una persona ha un progetto, può svilupparlo ovunque».

Oggi, Francesca continua a coltivare la sua passione per gli eventi, lavorando come freelance wedding consultant e planner, realizzando i sogni di chi vive all’estero e vuole sposarsi in Italia. La sua decisione di restare in Calabria non solo testimonia il suo attaccamento alle sue radici, ma anche il suo desiderio di contribuire allo sviluppo della sua comunità locale. Il suo modo nuovo di vivere il territorio rappresenta un incoraggiante esempio per molti giovani calabresi.
*orientatrice Asnor

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