«Stiamo dimenticando la nostra umanità»: il monito del vescovo di Rossano

Giornata della memoria | Mons. Satriano alla cerimonia del campo di Ferramonti, in ricordo della Shoah: «La memoria ci ha abbondonato. Imbarazzanti gli sgomberi di migranti in Italia e nel resto d’Europa» - VIDEO-INTERVISTE

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di Salvatore Bruno
27 gennaio 2019
15:04

Se sia per imbarazzo o indifferenza poco importa. Di sicuro nessuno dei parlamentari eletti in Calabria ha sentito l’esigenza di prendere parte alla celebrazione della Giornata della Memoria a Ferramonti di Tarsia, nel più grande campo di internamento del Sud Italia. Segnale forse di una politica poco attenta se non in casi estremi, addirittura complice, di alcuni rigurgiti xenofobi ed antisemiti che pure agitano il Paese.

Il parallelismo con le stragi di migranti

Dalle deportazioni di ebrei e prigionieri politici a quelle dei migranti, strappati alla loro quotidianità faticosamente conquistata, il passo è breve e le ferite di Riace e Castelnuovo di Porto troppo recenti per sottrarsi al paragone. L’amarezza di monsignor Giuseppe Satriano, vescovo di Rossano-Cariati


La cerimonia si è aperta con la deposizione di una corona al Monumento dedicato agli ex internati da parte del Prefetto di Cosenza, Paola Galeone, e del sindaco di Tarsia Roberto Ameruso, alla presenza di Eva Porcilan e Dina Smadar, nate nel campo durante l’internamento dei loro genitori, e di Yolanda Bentham, figlia dell’internato David Ropschitz. Alla commemorazione, alla quale ha presenziato anche Roberto Musmanno, in rappresentanza della Regione, ha partecipato Roque Pugliese, Consigliere della Comunità Ebraica di Napoli e Referente per la Calabria. Presentato dall’editore Demetrio Guzzardi, il libro L’Ecumenismo vissuto di Salvatore Belsito, sulla figura del frate cappuccino Callisto Lopinot, cappellano di Ferramonti negli anni della deportazione.

Le medaglie in memoria dei deportati

Il Prefetto Paola Galeone, ha consegnato le medaglie d’Onore in memoria di tre cittadini residenti in provincia di Cosenza, deportati nei lager. Si tratta di Francesco De Francesco, deportato dal 10.09.1943 al 8.5.1945; Giuseppe Iorio, internato a Cefalonia dal 22.9.1943 al 1.5.1945; Mario Scigliano, deportato in Germania dal 15.9.1943 al 27.5.1945. Ferramonti è anche sede dell’unico Parco Letterario della Calabria, istituito dalla Società Dante Alighieri. Il presidente Andrea Riccardi ha ricevuto il premio per la pace.

Giornalista
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