Maida, lotta allo spopolamento: case messe in vendita a un euro

VIDEO | Il suggestivo borgo del Lametino cerca di recuperare e valorizzare il patrimonio immobiliare esistente, rivitalizzando il centro storico e favorendo nuovi insediamenti abitativi, attività turistico-ricettive

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di Tiziana Bagnato
19 giugno 2020
17:04

Un borgo antico arroccato su di uno sperone roccioso tra due mari, Tirreno e Ionio. Maida, piccolo centro di quasi cinquemila abitanti nel Lametino, risale all’anno mille. La sua bellezza è innegabile così come anche il progressivo spopolamento a cui sta andando incontro da tempo, come molti paesi calabresi.

 


Qui a portare un po’ di linfa sono soprattutto le famiglie bulgare, impegnate a lavorare nei campi di Curinga e di Acconia. Proprio per cercare di ridare impulso al centro l’amministrazione comunale, guidato dal sindaco Salvatore Paone, ha aderito al progetto “Case a 1 euro” che prevede la vendita di immobili ad un prezzo simbolico e l’acquisto da parte di chi si impegnerà a ristrutturarli. 

 

L’obiettivo è quello di recuperare e valorizzare il patrimonio immobiliare esistente, rivitalizzando il centro storico e favorendo nuovi insediamenti abitativi, attività turistico-ricettive, negozi o botteghe artigianali.

 


Il proprietario/venditore di immobile in condizioni di degrado strutturale o di cui si vuole liberare deve aderire dichiarando volontà e disponibilità (che dovrà restare tale per tre anni) alla cessione anche al prezzo simbolico di un euro dell’immobile, dandone comunicazione scritta al Comune tramite l’apposita modulistica. L’acquirente (persona fisica o giuridica), invece, dovrà dichiarare interesse ad acquistare e ristrutturare l’immobile messo a disposizione.

 

Il pagamento delle spese connesse al regolare passaggio di proprietà del bene (esempio notarili, fiscali, voltura, eventuali sanatorie edilizie) e rimborso al proprietario delle spese da questo sostenute nel periodo di messa in disponibilità del bene al Comune (imposte e tasse, locali e statali).

 

Dopo la stipula del contratto si procederà a costituire la polizza fideiussoria a favore del Comune, dell’importo di quattro mila euro entro due mesi dall’approvazione degli atti di assegnazione dell’immobile.

 

Successivamente dovrà essere depositato all’Ufficio Tecnico del Comune il progetto di ristrutturazione, risanamento conservativo e riqualificazione dell’immobile acquisito, entro e non oltre 6 mesi dalla stipula del contratto di compravendita con il venditore. Entro un anno dal rilascio del permesso di costruzione dovranno partire i lavori e questi dovranno essere terminati entro tre anni.

 

«Credere e avviare un progetto di questo tipo – ha dichiarato il sindaco Paone – significa non rassegnarsi allo spopolamento e all’abbandono del nostro suggestivo borgo. Nelle aree interne italiane, e soprattutto in Calabria, molti edifici sono in stato di totale fatiscenza: questo progetto può essere una grande opportunità da cogliere per bloccare il degrado e auspicare l’arrivo di nuova linfa vitale, o il ritorno di chi non ha mai smesso di amare la nostra terra».

Giornalista
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