A soqquadro la casa al mare dei genitori di Roberta Lanzino VIDEO

Ignoti si sarebbero introdotti nell’ appartamento di proprietà dei genitori della giovane uccisa nel 1988, alla vigilia della sentenza prevista per domani. L' abitazione era già stata data alle fiamme
22 aprile 2015
13:25

L’appartamento di proprietà dei genitori di Roberta Lanzino, a San Lucido, è stato messo a soqquadro alla vigilia della sentenza del processo per il delitto, prevista per domani. Ignoti si sarebbero introdotti nella notte nell’appartamento, senza portar via nulla e lasciando solo disordine. Già all’inizio del processo lo stesso appartamento era stato dato alle fiamme.

 


Il processo per l’omicidio della studentessa violentata ed uccisa a Torremezzo di Falconara Albanese il 26 luglio 1988, è alle battute finali. Oggi sono previsti gli interventi dei legali di parte civile e della difesa e domani la sentenza. Nella scorsa udienza, il pm aveva chiesto l’assoluzione dell’unico imputato, Franco Sansone, dopo che il test sul dna estrapolato dal liquido seminale isolato dal terriccio che stava sotto il corpo della studentessa ha escluso la compatibilità con quello di Sansone.

 

Per Sansone ed il padre, Alfredo, il pm ha comunque chiesto la condanna per l’omicidio di Luigi Carbone, vittima, secondo l'accusa, di "lupara bianca" ed il cui cadavere non è mai stato trovato, e legato a Sansone in affari illeciti. Per lo stesso reato è stata chiesta l’assoluzione per un fratello di Franco Sansone, Remo.

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