Botta e risposta

Acri, la “nuova” sede del mercato ortofrutticolo non convince gli ambulanti: «Vendite diminuite». Il sindaco: «Non si cambia»

Le bancarelle di frutta e verdura hanno fatto ritorno in piazza Marconi dopo i lavori di riqualificazione. Ma la decisione non piace ai venditori: «Gli spazi sono stati ridotti». Il primo cittadino Capalbo: «Il mercatino si deve svolgere nella sua collocazione storica»

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di Francesco Spina
18 gennaio 2024
19:29

Ad Acri alcuni venditori ambulanti del mercato ortofrutticolo, che si svolge nella storica Piazza Marconi, hanno sollevato le proprie voci contro le difficoltà che stanno affrontando nell'esercizio delle loro attività. Le lamentele principali riguardano l'accessibilità per gli utenti e il parcheggio selvaggio dei mezzi, situazioni che minacciano la sostenibilità delle loro imprese.

Nei mesi scorsi il mercato ortofrutticolo, che da decenni si svolge a Piazza Marconi, nel cuore del centro storico, era stato momentaneamente spostato nella più centrale villa “Gazebo” a seguito dei lavori di rigenerazione urbana – finanziati dalla Regione - che hanno interessato via Padula e la stessa Piazza Marconi. Un intervento, terminato nel mese di novembre 2023 costato 500mila euro. A lavori ultimati, dunque, la decisione di ripristinare la precedente localizzazione del mercato ortofrutticolo a partire dallo scorso 30 dicembre.


In un unisono grido di preoccupazione, i venditori hanno sottolineato che, nonostante le loro precedenti rimostranze avanzate all'amministrazione comunale, finora «non è stato fatto nulla per risolvere i problemi che affliggono il mercato ortofrutticolo. Senza regole e senza clienti saremo costretti a chiudere».

La posizione del sindaco Capalbo

La risposta alle accuse mosse dai venditori è arrivata direttamente dal sindaco di Acri, Pino Capalbo, che ha difeso la decisione di mantenere il mercato nella sede originaria: «La Villetta comunale (Gazebo) - scrive in una nota il primo cittadino -, che ha ospitato il mercato ortofrutticolo per il periodo che ha visto Piazza Marconi interessata dai lavori, non è adatta a questo tipo di attività anche perché, proprio nell’anno in corso, è intenzione dell’Amministrazione sistemare l’area con altri giochi per i bambini, per far si che quegli spazi diventino sempre più luogo di incontro per famiglie ma non solo».

Il sindaco ha poi sottolineato che la rigenerazione della piazza è stata accolta positivamente dalla cittadinanza e che «non ha influito affatto in termini di spazi che i venditori occupano». Capalbo ha ribadito la sua convinzione che il mercato ortofrutticolo debba continuare a svolgersi nella sua collocazione storica, considerandolo un modo per sostenere il centro storico e preservare le tradizioni della comunità locale: «Come tutti sappiamo – si legge nella nota del sindaco -, lo storico mercato ortofrutticolo si è sempre svolto in Piazza Marconi». Ed ancora: «Fermamente convinti dunque, che il mercato ortofrutticolo debba continuare a svolgersi lì dove è nato: è anche e soprattutto un modo per non far spegnere il centro storico, oltre che rappresentare e conservare le nostre tradizioni».

Il primo cittadino di Acri ha anche menzionato un tentativo di trovare un compromesso con i venditori, proponendo di spostare il mercato in Piazza Principessa di Piemonte (San Domenico) per due giorni a settimana. Tuttavia, «la discussione non ha avuto seguito poiché i venditori si sono dimostrati fin da subito contrari a tale proposta». 

Gli ambulanti: «Vendite diminuite» 

Alla nota diffusa dal sindaco Capalbo sono arrivate le risposte di alcuni dei venditori che quotidianamente sono presenti al mercato ortofrutticolo: «Siamo rammaricati per le parole del sindaco – dice uno degli ambulanti ai microfoni del nostro network –, poiché pare che abbia qualcosa di personale contro noi espositori. Così non è stato invece nei giorni scorsi, quando abbiamo avuto un incontro sia con il primo cittadino che con il vicesindaco ed entrambi ci avevano dimostrato vicinanza, disponibilità ad eventuali aperture a nuove destinazioni soprattutto a partire dal mese di marzo e nel fine settimana. Raggiungendo soprattutto venerdì e sabato quasi 22 unità piazza Marconi non riesce infatti a contenere tutti gli espositori. Dopo i lavori di riqualificazione la capienza della piazza è stata ridotta rispetto a prima. Per rendere più bella la piazza sono state installate, ad esempio, panchine e fioriere che prima non vi erano».

«Rispetto alla collocazione all’interno di Villa Gazebo le vendite sono diminuite – denunciano gli ambulanti – e siamo spesso costretti a buttare molta della merce che rimane invenduta. Inoltre paradossalmente stiamo creando disagio anche allo stesso centro storico, ai residenti e soprattutto alle attività commerciali in loco, poiché con la nostra presenza vengono meno quasi tutti i parcheggi. I clienti di queste attività, infatti, non trovando posto dove sostare con l’auto preferiscono andare altrove».  

La mancanza di parcheggi porta va ad aggiungere dunque un altro problema, denunciato dai venditori, cioè quello relativo alla sosta selvaggia delle auto: «In piazza Marconi sono presenti dei dissuasori stradali che dovrebbero essere attivati per impedire alle auto di sostare, in modo particolare durante le ore del mercato ortofrutticolo, questo però non avviene. Molti automobilisti, anche in barba al divieto di sosta, si fermano con le macchine che a volte lasciano anche in moto con i fumi di scarico che rendono irrespirabile l'area. Tutto ciò potrebbe inficiare anche sulla qualità dei nostri prodotti». 

Giornalista
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