Acri, tragedia sfiorata in campo: calciatori colpiti alla testa ma l’ambulanza non c’è

L'episodio più grave ha coinvolto l'attaccante Zampaglione rimasto svenuto a terra dopo uno scontro di gioco. In loco non c'era alcun mezzo di soccorso perchè impegnato nel comune di Bisignano. Decisivo l'intevento di un compagno di squadra e del medico

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di Francesco Spina
14 novembre 2021
18:26

Una partita di calcio poteva trasformarsi in una tragedia. È quanto accaduto oggi pomeriggio ad Acri durante il match del campionato di Eccellenza fra i padroni di casa e il Boca Melito, squadra reggina.

Due distinti scontri di gioco hanno causato attimi di panico. Al minuto 25 del secondo tempo il primo episodio. Durante una fase della partita, Carubini del Boca Melito e Granata dell’Acri, nel tentativo di colpire il pallone sbattono testa contro testa. Ad avere la peggio il giocatore ospite che resta a terra per circa 5 minuti.


L'ambulanza non è disponibile

È cosciente ma ferito alla nuca (foto a sinistra). Viene quindi soccorso dai sanitari delle due squadre sebbene costretto a lasciare il terreno di gioco. Nel frattempo si chiede telefonicamente l’intervento dell’ambulanza per garantire al giocatore tutti gli accertamenti del caso. Il regolamento, infatti, non impone la presenza di un mezzo di soccorso in loco, ma si limita solo alla figura obbligatoria del medico della squadra di casa.

Il gioco riprende e dopo neppure un minuto su un’azione d’attacco del Boca Melito, l’attaccante dei reggini Zampaglione, raccoglie un traversone dalla sinistra e cadendo va a sbattere la testa sul ginocchio del difensore Granata, ancora una volta protagonista incolpevole del secondo scontro di gioco.

Paura per Zampaglione

Sono attimi di paura, Zampaglione rimane esanime a terra e sia i giocatori in campo, che quelli delle due panchine, corrono verso il numero 7 accasciato a terra. In questi attimi concitati, il secondo portiere del Boca Melito, Campolo riesce ad aprire la bocca al giocatore per tirare fuori la lingua, evitando dunque il soffocamento. L’ambulanza, chiamata in occasione dello scontro che aveva coinvolto l'altro calciatore Carubuni non è però ancora arrivata e, non arriverà mai.

Si scoprirà infatti che l’unico mezzo di soccorso attivo in quel momento sul territorio è impegnato nella vicina Bisignano e dunque impossibilitato ad intervenire in tempi brevi presso l’impianto sportivo acrese. C'è chi in campo nella foga chiederebbe addirittura l'intervento dell'elisoccorso che, però, risulterà poi non necessario. Il medico dei rossoneri, intervenuto in soccorso dopo qualche minuto, riesce a prestare le prime cure al giocatore che, per fortuna riesce a riprendersi per essere accompagnato fuori dal rettangolo verde in barella. 

Successivamente lo sfortunato calciatore è stato trasferito al vicino ospedale in auto, insieme all’altro compagno di squadra rimasto ferito. Per Carubini si è reso necessario l’applicazione di punti di sutura alla testa, mentre Zampaglione è stato dimesso dall'ospedale in serata, solo dopo tutti gli accertamenti del caso. 

Giornalista
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