Adunata dei Giovani Democratici per Lucano domani in piazza Montecitorio

All’invito di adesione hanno risposto positivamente anche i gruppi parlamentari di Camera e Senato del partito Democratico e il segretario nazionale Maurizio Martina

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23 ottobre 2018
12:20
Mimmo Lucano all’uscia del Tribunale del riesame
Mimmo Lucano all’uscia del Tribunale del riesame

Allontanato dal paese che ha reso un esempio di integrazione conosciuto in tutto il mondo, Mimmo Lucano, dal principio dall’inchiesta che lo vede indagato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, non è mai stato solo. Domani, a dimostrare solidarietà al sindaco sospeso e alla sua causa, saranno i Giovani Democratici di tutta Italia, che hanno organizzato un sit-in in Piazza Montecitorio per Riace e per il suo sindaco in esilio.

 


All’invito di adesione hanno risposto positivamente  anche i gruppi parlamentari del PD di Camera e il partito Democratico con il segretario nazionale Maurizio Martina. Per la Calabria saranno presenti i parlamentari Enza Bruno Bossio, Ernesto Magorno e Antonio Viscomi. Sarà presente anche una  delegazione di Giovani Democratici della Calabria guidata dal segretario regionale Mario Valente.

 

La nota nella quale si spiegano i motivi della manifestazione fanno riferimento anche alla rigida politica del ministro Salvini in tema di immigrazione.

Il modello Riace per l’accoglienza rappresenta un chiaro messaggio alla nostra società: l’inclusione si può fare, la convivenza dà frutti positivi, l’immigrazione non è una minaccia ma un’opportunità, insieme si impara gli uni dagli altri - scrivono i Giovani Democratici. Ed è esattamente ciò che vuole distruggere il ministro Salvini, che più alimenta la paura e più voti prende, minando la solidarietà e spezzando l’unità del Paese”

 

"Colpiscono Riace perché – sostengono - è una esperienza riuscita di una nuova comunità integrata. E questo dà fastidio. Infangano Riace per colpire un modello di rivitalizzazione dei borghi abbandonati, di riabilitazione del ciclo produttivo, di risanamento del territorio, di recupero delle tradizioni locali e di innesti di altre culture. E questo a qualcuno non fa comodo. Denigrano Riace per provare a smentire la logica del dialogo e affermare quella dei muri, della chiusura. E questo serve loro per crescere in consenso".

 

"Le irregolarità modeste e formali - si legge ancora - su cui la magistratura sta indagando non giustificano la chiusura dei progetti in corso, che sono rivolti alle persone e al loro benessere. È in atto lo smantellamento delle protezioni sociali per i più deboli, fanno la voce grossa con chi non può difendersi, non propongono nuove soluzioni ma distruggono quelle che funzionano".

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