Sentenza Xenia

Alla marcia della pace PerugiAssisi il grido di solidarietà per Mimmo Lucano

L'ex sindaco di Riace ha ringraziato e rivolto un pensiero a chi arriva da guerre e povertà: «Sono diventato uno di loro. Non voglio pietà, favori, raccomandazioni, voglio solo giustizia»

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di Redazione
10 ottobre 2021
17:53

«Non è giusto»: è il grido di solidarietà, lanciato in coro più volte dal palco della Rocca Maggiore di Assisi, in omaggio a Mimmo Lucano, condannato a 13 anni di reclusione per reati legati alle sue politiche dell'accoglienza. L'ex sindaco di Riace ha voluto subito ringraziare il popolo della marcia della pace PerugiAssisi «con tutto il cuore e per tutta la solidarietà ricevuta, una carezza per l'anima in un momento difficile».

Lucano ha poi rivolto un pensiero a tutte le persone «che arrivano da guerre e povertà». «Sono diventato uno di loro - ha detto - ho condiviso il senso del loro distacco umano e solo dopo la mia storia è diventata giudiziaria. La sentenza di ora è solo l'epilogo di un calvario. Non voglio pietà, favori, raccomandazioni, voglio solo giustizia».


«Posso capire - ha detto ancora Lucano - che a volte le notizie possono generare dubbi, è inevitabile. Sono accusato di peculato per depistaggio di fondi, ma quello è un equivoco. A Riace abbiamo costruito strutture per l'integrazione e non solo creato un'accoglienza passiva. I rifugiati qua erano protagonisti insieme alla comunità locale».

Per Lucano ad essere visto come «pericoloso» è il modello Riace: «Viene denigrata l'immigrazione come male sociale ma da noi ha portato speranza e rigenerato luoghi».

«Mi contestano molti reati - ha poi proseguito - ma quello che per me non è accettabile è il tentativo di denigrazione della mia anima, di un'idea. Questo non lo posso accettare. Non mi importa se ho due anni in più o meno, il fatto è che questo processo non doveva proprio esserci».

Lucano ha fatto inoltre appello alle coscienze di tutti. «Quello che manca alla politica - ha sostenuto - è di credere in un ideale ecco perché tutto è ormai barattato. Un impegno che prendo con me stesso e con il mondo è che non posso permettere che finisca anche la speranza, a prescindere dai ruoli e da quello che potrà succedere».

Lucano, durante il suo intervento, ha infine espresso solidarietà alla Cgil per «il vile attacco ricevuto». «Razzismo, fascismo e anche mafia - ha concluso - sono facce della stessa medaglia».

Il 6 e 7 novembre prossimi ci sarà a Riace una manifestazione «per essere vicini a Mimmo Lucano», come ha infine ricordato Alex Zanotelli, il missionario fondatore di diversi movimenti italiani ispirati alla pace e di giustizia sociale.

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