«Mio figlio ucciso con dodici coltellate e vogliono ridurre la pena?»

Appello bis a Catanzaro per Nicolas Sia accusato dell'omicidio del coetaneo Marco Gentile. La delusione della mamma: «Sfiduciata dalla giustizia»

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di Luana  Costa
26 novembre 2019
12:05
Anna Curto, mamma di Marco Gentile
Anna Curto, mamma di Marco Gentile

Si sta celebrando questa mattina in Corte d’Assise d’Appello a Catanzaro un nuovo processo per Nicolas Sia, il giovane catanzarese che il 24 ottobre del 2015 si è macchiato dell’omicidio del coetaneo Marco Gentile. La Corte di Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza di secondo grado e questa mattina i giudici dovranno emettere una nuova sentenza tenendo conto dell’attenuante delle provocazioni. «Sono venuta questa mattina in udienza per continuare a chiedere giustizia per mio figlio» - ha dichiarato la madre di Marco Gentile, Anna Curto. «Nicolas Sia deve fare il carcere, tutti gli anni che gli confermeranno. Sono delusa per perché non c’è giustizia – ha aggiunto in riferimento alla sentenza di secondo grado che aveva visto una riduzione della pena da 17 a 16 anni -. Lui ha dato dodici coltellate a mio figlio e adesso gli vogliono togliere un anno e anche i futili motivi. Questa mattina Non mi aspetto nulla perché sono sfiduciata».

In primo grado Nicolas Sia era stato condannato a 17 anni con rito abbreviato, pena ridotta in secondo grado quando i giudici non riconoscendo l’aggravante dei futili motivi hanno contribuito a riscrivere il contesto entro cui era maturato l’omicidio provando l’esistenza di episodi di bullismo e vere e proprie vessazioni a cui era stato sottoposto Sia e che lo avrebbero condotto a maturare l’omicidio.


Giornalista
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