L’ascensore dell’ospedale è guasto: tre ore per arrivare in Rianimazione, poi muore
Tragico epilogo per un anziano malato di cuore protagonista di un’odissea nel nosocomio di Locri. Il sindaco Calabrese: «Rabbia e indignazione». Il senatore Siclari (Fi) prepara interrogazione parlamentare

Non ce l’ha fatta Bruno Monteleone. Lo sfortunato protagonista di un’odissea all’ospedale di Locri nella giornata di oggi, è morto pomeriggio nel reparto di Rianimazione, dove è giunto dopo tre ore a causa di un guasto all’ascensore, l’unico da molto tempo al servizio di cinque reparti.
Secondo quanto si è appreso, le condizioni del paziente, ultrasettantenne, ricoverato in Cardiologia al quinto piano, sono apparse subito serie. Nonostante ciò non si è potuto tempestivamente trasferire di reparto.
La situazione disperata ha mobilitato anche carabinieri e Vigili del fuoco. I ritardi e le carenze strutturali da tempo note e denunciate hanno fatto il resto, con relativa coda polemica. «Non ci sono parole – ha attacco il sindaco di Locri Giovanni Calabrese su Facebook -, solo tristezza, rabbia e indignazione. Quanto accaduto oggi è veramente, disdicevole, surreale e meritevole di riflessione da parte di tutti».
Intanto il senatore di Forza Italia Marco Siclari ha annunciato di voler presentare un’interrogazione parlamentare sul caso al Ministro Giulia Grillo. «Questo – si legge in una nota - è il risultato del commissariamento della nostra regione! Ho chiesto al Ministro di mettere la parola fine al commissariamento che dura da 12 anni e che ha provocato un aumento del numero di cittadini che si curano fuori pari al triplo rispetto alla media nazionale».
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