Asp Cosenza, sblocco del turn over nel nuovo piano di assunzioni

Nei giorni scorsi il comitato di rappresentanza nell'ambito della conferenza dei sindaci ha incontrato il commissario Bettelini. L'incognita è rappresentata dai tempi di attuazione. Poche le risorse anche per la dotazione strumentale

di Vincenzo Alvaro
10 dicembre 2020
12:04

Luci e ombre nel nuovo piano assunzionale triennale 2020/2022 dell'Asp di Cosenza. È quanto emerge dalle prime indiscrezioni che trapelano alla luce dell'incontro che nei giorni scorsi ha visto protagonista il comitato di rappresentanza nell'ambito della conferenza dei sindaci della provincia di Cosenza.

Nella riunione celebrata alla presenza del commissario straordinario dell'Asp, Cinzia Bettelini, sono stati affrontati tutti i temi più significativi della situazione sanitaria nella provincia di Cosenza con preciso riferimento alla sanità ospedaliera per la quale ci sarebbero delle buone notizie.

Intanto il nuovo piano pevede lo sblocco del turn over a partire dall'annualità 2020. Questo si tradurrà nella possibilità di rimpiazzare tutto il personale che andrà in pensione fino al 31 dicembre dell'anno in corso già dal primo biennio del 2021.

Ma notizia più significativa rappresenta la dotazione di risorse che sarà destinata per ogni annualità alle nuove assunzioni. Si parla di circa un milione e duecentomila euro che diventerebbero manna dal cielo nell'atavico bisogno di dotazione organica che rappresenta il primo passo per il recupero degli standard di servizi adeguati al numero dei cittadini di ciascun territorio sia rispetto ai distretti che agli ambiti dei tre ospedali spoke.

Proprio sui presidi di Castrovillari, Corigliano Rossano, Paola e Cetraro sono in corso le progettazioni esecutive che serviranno per dotare di almeno dieci posti di terapia intensiva gli ospedali, da aggiungere a quelli di sub intensiva. Ma nonostante la volontà di fare presto i nuovi posti letto potrebbero essere operativi non prima della prossima primavera.

Mentre per l'emergenza Covid in corso sono in fase di assunzione a tempo determinato un consistente numero di medici e di infermieri che andranno destinati ad implementare le Usca e l'assistenza domiciliare integrata. Le incognite di questo grande piano sono come sempre legate ai tempi.

Al momento poche o quasi nulle le graduatorie da cui attingere per le eventuali nuovi assunzioni. Fattore di non poco conto nel quadro di necessità che manifestano un pò tutti i presidi ospedalieri della provincia.

Poi c'è anche una carenza di risorse per le spese di investimento soprattutto per la dotazione strumentale. L'impegno dei sindaci è quello di rivedersi periodicamente con la struttura commissariale dell'Asp per la verifica delle fasi di rilancio della sanità pubblica in provincia.

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