Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Sono stati assolti dall’accusa di omissione ed abuso in atti d’ufficio e contravvenzioni ambientali il sindaco di Pianopoli Gianluca Cuda e il tecnico comunale Luigi Mercuri. La vicenda era nata dopo che i carabinieri, durante un sopralluogo in località Spranico, avevano appurato come il depuratore scaricasse nel torrente acque non in regola con la normativa, quindi, non ripulite correttamente. Ne era nata un’inchiesta, che aveva coinvolto anche le vasche di fito-depurazione di località Rizzuto, mai diventate operative perché, ricorda Italo Reale, legale dei due assolti, le ninfee che avrebbero dovuto attivare il processo non erano mai attecchite. All’amministrazione di Pianopoli era stato allora contestato di non aver preteso il pagamento delle penali per il ritardo di consegna dell’impianto e di non essere intervenuti in tempo per evitare l’inquinamento.
Dal processo è emerso poi che la difficoltà transitoria di funzionamento dell’impianto di Spranico era collegata alla rottura di una pompa comunicata immediatamente alla Provincia e che non vi erano tracce visibili di inquinamento per tutto il torrente, neanche in prossimità del depuratore.
In merito poi alla mancata contestazione delle penali alla società che aveva operato sui due impianti, il legale spiega che è stato accertato che «l’apertura di un contenzioso con la ditta per il ritardo avrebbe compromesso la consegna dei lavori all’amministrazione e non sarebbe stata economicamente vantaggiosa per il Comune».
di Tiziana Bagnato