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Nel suo computer ed in diversi supporti informatici conservati nella sua abitazione, la squadra mobile di Cosenza ha rinvenuto centinaia di migliaia di immagini e di video dal contenuto pedopornografico, per un totale di 360 gigabyte di materiale.
Per questo gli agenti hanno tratto in arresto un uomo incensurato di 40 anni accusato di pornografia minorile aggravata, per aver detenuto e divulgato ingente materiale pedopornografico.
Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore di Catanzaro Debora Rizza, sotto la supervisione del procuratore capo Nicola Gratteri e dell’aggiunto Vincenzo Luberto, hanno consentito di accertare la presenza nel domicilio dell’indagato, del materiale pedopornografico catalogato in 280.909 file, suddivisi in 3.557 cartelle, corredati da specifica descrizione in ordine all’età dei minori ritratti.
Rintracciato in una cittadina del nord Italia, l’uomo è stato arrestato da personale della squadra mobile di Cosenza insieme a quello di Alessandria e condotto in carcere, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Salvatore Bruno