Fusione ospedali di Catanzaro, Occhiuto firma il decreto con le modifiche chieste dal ministero
La rettifica del programma operativo si è consumata in poco meno di dieci giorni. Ciò schiude le porte alla storica sottoscrizione del protocollo d'intesa per l'integrazione tra i due ospedali catanzaresi
La rettifica del programma operativo si è consumata in poco meno di dieci giorni. Il commissario ad acta, Roberto Occhiuto, ha in serata adottato il dca emendativo del documento che nelle scorse settimane era stato additato come principale ostacolo all’integrazione delle due aziende ospedaliere catanzaresi.
Il dpcm
Il piano operativo, approvato nel novembre scorso, prevedeva infatti l’adozione di un dpcm per sanare la posizione giuridica del policlinico universitario, ritenuta viziata all’origine da un atto nullo. La procedura, finita dapprima al centro di feroci polemiche e divenuta successivamente anche oggetto di un ricorso al Tar proposto dall’Università Magna Grecia, è stata infine cassata da un parere reso in tempi record dall’ufficio legislativo del ministero della Salute.
Il parere del ministero
In quel parere si chiariva come l’atto fondativo del policlinico universitario fosse del tutto efficace disponendo contestualmente la rettifica del programma operativo dal quale si sarebbe dovuto procedere ad espungere ogni riferimento all’adozione di un dpcm non richiesto nel caso di integrazione tra due aziende già esistenti.
La rettifica
Un adempimento portato a termine nella giornata odierna attraverso l’approvazione di un dca da parte del commissario ad acta. Si spalancano così le porte della sottoscrizione del protocollo d’intesa tra Regione e Università Magna Grecia che a questo punto potrebbe anche avvenire in tempi rapidi, essendo venuto meno ogni elemento ostativo.
Storico passo
Da quanto è stato possibile apprendere, il protocollo d’intesa - dopo gli ultimi ritocchi - dovrebbe essere già pronto alla stipula e ciò rappresenterebbe il primo storico passo verso l’integrazione tra l’azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio e l’azienda universitaria Mater Domini.