Vibo, resta in carcere il camionista che speronò l'auto della Polizia per fuggire

L'autotrasportatore era stato fermato, dopo una lunga fuga, a Locri. Si trova ora detenuto nel carcere di Vibo Valentia 

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3 marzo 2020
13:54
L’auto della Polstrada speronata
L’auto della Polstrada speronata

Rimane in carcere a Vibo l'autotrasportatore siciliano arrestato nei giorni scorsi. In particolare, i poliziotti della Questura nella serata di ieri ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di Francesco Anzani, camionista catanese di 46 anni. L’uomo, la sera dell’8 febbraio scorso, a seguito di un controllo posto in essere da una pattuglia della Polizia stradale di Vibo Valentia, si era reso responsabile del reato di false attestazioni e di resistenza a pubblico ufficiale.

 


Vista la guida anomala dell’autotrasportatore, era stato invitato a fermarsi nei pressi dell’area di parcheggio di Pizzo Ovest per essere sottoposto a controllo. Nel corso delle verifiche l’uomo aveva fornito per due volte generalità diverse, per cui gli era stato intimato di seguire in ufficio la pattuglia. Ma durante il tragitto autostradale, giunti ad un restringimento di carreggiata, l’autoarticolato aveva accelerato la propria corsa, affiancando e speronando la vettura con all’interno gli agenti della Polizia Stradale, perseverando nell’azione per oltre 100 metri, fino a riuscire a portarla fuori strada, con un impatto tale da far esplodere gli airbag laterali ed anteriori del mezzo.

 

Il conducente aveva poi proseguito la sua marcia verso sud e gli operatori allertavano le pattuglie in circolazione: l’inseguimento, proseguito in autostrada e poi su diverse arterie stradali particolarmente trafficate, terminava nel Comune di Locri, ove l’autotrasportatore è stato bloccato e arrestato da personale dei Commissariati di Polistena e Siderno e della Polizia stradale.

Nella giornata di ieri, il gip del Tribunale di Vibo Valentia, a fronte della declaratoria di incompetenza del Tribunale di Locri, ha emesso una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere, immediatamente notificata all’uomo, già ristretto nella Casa circondariale di Vibo Valentia. Sono tuttora in corso indagini per verificare il motivo della fuga dell’Anzani, posto che la minuziosa perquisizione condotta sul suo autoarticolato aveva dato esito negativo.

 

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