L’inchiesta

Caserta, ricettazione di reperti archeologici: nei guai anche l’ex sovrintendente in Calabria

Il 64enne Mario Pagano rientra tra le due persone colpite da obbligo di dimora per vendita illecita di opere d'arte perché scoperto a scambiare monete antiche e libri rubati

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28 settembre 2022
19:12
Foto di repertorio
Foto di repertorio

C'è l'ex sovrintendente ai Beni architettonici e al Paesaggio di Cosenza, Catanzaro e Crotone - il 64enne Mario Pagano - tra le due persone colpite da obbligo di dimora per ricettazione di opere d'arte perché scoperte a scambiarsi reperti antichi, tra monete e libri rubati.

L'operazione è stata condotta dai carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Napoli, con il supporto dei militari della Compagnia di Capua, ed è scattata alla mostra mercato di numismatica che si è tenuta in un albergo di Pastorano (Caserta), comune a pochi chilometri da Capua. I carabinieri avevano sospetti su uno dei venditori presenti, un 70enne che è stato arrestato e colpito dall'obbligo di dimora con Pagano, attuale sovrintendente di Caserta e Benevento. I militari ipotizzavano in particolare che l'anziano commerciante d'arte vendesse reperti archeologici antichi sottobanco. Così, quando hanno visto che parlava e scambiava degli oggetti con un'altra persona, il 64enne sovrintendente Pagano, è partito il blitz.


Tra i reperti oggetto di contrattazione, poi sequestrati, c'erano vasi risalenti al IV secolo avanti Cristo, 78 monete in bronzo di vari periodi (alcune ottocentesche, altre di età tardo-imperiale e medioevale) provenienti da scavi clandestini e due libri antichi rubati a Roma nel Monastero Casa Generalizia. Pagano e il 70enne sono stati prima arrestati in flagranza e poi raggiunti dalla misura dell'obbligo di dimora emessa dal Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta della Procura.

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