Riapertura scuole, a Castrovillari è lotta contro il tempo: «Siamo preoccupati»

VIDEO | Il dirigente dell'Istituto superiore Mattei-Pitagora-Calvosa Bruno Barreca è al lavoro in questi giorni con il suo staff per arrivare preparati al 24 settembre. Ma ancora tante incertezze aleggiano sul suono della prima campanella

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di Vincenzo Alvaro
21 agosto 2020
14:51

Il tempo scorre veloce e la data della ripartenza per la scuola si avvicina. Il 24 settembre si ritornerà in aula, salvo imprevisti dettati dalla crescente ondata di contagi, e gli istituti si preparano al meglio per ospitare in sicurezza docenti, personale e studenti. All’istituto di istruzione superiore Mattei Pitagora Calvosa di Castrovillari anche in questi giorni di ferie si susseguono le riunioni per riorganizzare gli spazi e preparare le strutture ad accogliere la popolazione studentesca di 900 alunni.

 


«Ci stiamo preparando lavorando praticamente tutti i giorni, anche nei giorni di ferie, muovendoci lungo tre dimensioni: la richiesta di intervento alla Provincia, ente proprietario immobile, per ampliamento di alcune aule che dovrebbe realizzarlo entro la fine di agosto, la richiesta dei banchi monoposto inoltrata all’ufficio scolastico regionale e quindi al ministero di circa 700 banchi, e il recupero di una terza classe seconda che ci è stata tagliata in organico dall’Atp di Cosenza» afferma il dirigente scolastico dell’istituto di istruzione superiore Mattei – Pitagora – Calvosa di Castrovillari, Bruno Barreca.

 

In questi mesi estivi si è lavorato per predisporre le aule per le singole classi individuando anche le dieci classi del liceo linguistico che verranno spostate al plesso di Corso Calabria «per evitare gli assembramenti e mantenere le distanze tra le rime buccali per come richiesto». La fortuna di avere due plessi (uno in via delle querce e un altro in corso Calabria) consentirà con interventi minimi da parte della Provincia di sistemare al meglio gli alunni. Si sta considerando anche la possibilità di ospitare gli alunni nei laboratori e nell’auditorium anche se questo comporterebbe il non avere a disposizione soprattutto i laboratori per l’attività didattica. Ma se la fornitura di banchi monoposto non dovesse arrivare in tempo per l’inizio delle lezioni – qualcuno parla di metà ottobre – e se i lavori previsti non si realizzassero per tempo l’idea, come deliberato dagli organi collegiali nel mese di luglio consiglio di istituto e collegio, «è quella di integrare attività didattica in presenza con attività a distanza per le classi del triennio, cercando di utilizzare al meglio gli spazi a disposizione a giorni o settimane alterne».

 

Ma quel che preoccupa i dirigenti scolastici è la mancanza di chiarezza. «Siamo seriamente preoccupati soprattutto come dirigenti scolastici perché sono di difficile applicazioni i protocolli e le linee guida» aggiunge Barreca ed in più c’è l’incertezza sulle decisioni che arriveranno fino all’avvio dell’anno scolastico. «Auspichiamo che dalle riunioni del Comitato tecnico scientifico possano arrivare linee guide più chiare».

 

La preoccupazione del dirigente scolastico del Mattei Pitagora Calvosa è che «ancora si navighi un po’ a vista» con continui cambi di «rotta» «continui monitoraggi» richiesti dall’Ufficio scolastico regionale e dal Ministero dell’Istruzione che fanno palesare una «mancanza di dialogo tra le diverse istituzioni che sono coinvolte». E in questo «mare agitato» ci si deve barcamenare «senza una rotta precisa» mentre il suono della prima campanella si avvicina.

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