Raid nella notte

Catanzaro, distrutta la targa dedicata all’operaio antifascista Malacaria: «Vile gesto»

Fu ucciso nel febbraio 1971 durante una manifestazione. La condanna dell'Anpi provinciale, che annuncia: «Presto in piazza per manifestare il nostro sdegno». Il sindaco Abramo: «La rifaremo e rimetteremo dov'era». Il presidente del Consiglio regionale: «Atto grave»

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di Redazione
5 marzo 2022
10:12
Alcuni frammenti della targa distrutta nella foto postata da Bosco
Alcuni frammenti della targa distrutta nella foto postata da Bosco

È stata distrutta nella notte a Catanzaro la targa dedicata al ricordo di Giuseppe Malacaria, l'operaio socialista rimasto ucciso dall'esplosione di una bomba lanciata nel corso di una manifestazione antifascista il 4 febbraio 1971. A renderlo noto, con un post su facebook, l'ex consigliere comunale di Catanzaro, Gianmichele Bosco. «Stanotte - scrive Bosco - qualche vile ha pensato di distruggere la targa dedicata a Giuseppe Malacaria (antifascista ucciso da bombe nere nel 1971). Ora è nostro compito riempire la città di targhe dedicate a Malacaria. Per una che romperete ne metteremo cento». La targa in ricordo di Malacaria era stata apposta nel 2007 dall'allora amministrazione comunale nella Piazzetta della Libertà, nel pieno centro di Catanzaro.

Anpi Catanzaro: «Nessuno riuscirà a cancellare la storia»

Ferma condanna all'atto vandalico è stata espressa dal presidente dell'Anpi provinciale di Catanzaro, Mario Vallone, per il quale «l'ignobile gesto rimarrà una vergogna a lungo per l'intera città. Un luogo simbolico dell’antifascismo non solo catanzarese ma nazionale, viene preso di mira per screditarne il valore, il ricordo, la memoria. Nessuno riuscirà a cancellare la storia di quel tragico febbraio di 51 anni fa; tantomeno le coperture, le responsabilità mai chiarite, i responsabili mai trovati. Dovrà essere ricostruita subito la nuova targa per Pino Malacaria, lo pretendiamo noi – afferma Vallone - con tutti i democratici e antifascisti che non vogliono dimenticare. Ci auguriamo, almeno questa volta, indagini scrupolose per trovare i responsabili dell'indegno gesto. Saremo prestissimo in piazza per manifestare il nostro profondo sdegno».


La condanna del sindaco Sergio Abramo

Anche il sindaco Sergio Abramo ha espresso «una condanna forte e senza appello nei confronti di chi ha distrutto, nella notte, la targa dedicata a Giuseppe Malacaria». «Mi auguro che tramite le immagini del sistema di videosorveglianza nel centro storico – ha aggiunto Abramo – gli autori di questo atto vigliacco vengano individuati e denunciati. Questa notte è stata scossa non solo la memoria di un innocente morto durante una manifestazione antifascista, ma quella, storica, di un’intera comunità che è stata riportata, di punto in bianco, indietro di oltre 50 anni. Chi ha compiuto questo gesto merita il più profondo disprezzo. La targa per Giuseppe Malacaria verrà rifatta di nuovo e riposizionata dov’era, dov’è stato assassinato il nostro concittadino». 

Fiorita: «Difendiamo i nostri valori e i loro simboli»

Sulla vicenda è intervenuto anche Nicola Fiorita, candidato a sindaco per le prossime amministrative: «Catanzaro ci ha messo molto tempo a tributargli il giusto onore e solo grazie la lavoro del laboratorio sociale Altracatanzaro l'amministrazione comunale, guidata in quel momento da Rosario Olivo, si determinò ad un ricordo pubblico e all'apposizione di una targa commemorativa in Piazzetta della Libertà. Quella targa, già una volta imbrattata con una svastica, stanotte è stata ridotta in mille pezzi, come se in mille pezzi volesse ridursi la nostra storia collettiva, la memoria cittadina, il valore della libertà e della democrazia».

«Sono certo che il Comune vorrà provvedere subito al ripristino della targa, in questo senso sono felice che il sindaco Abramo si sia prontamente espresso nel condannare il gesto e si sia impegnato a riposizionare una nuova targa. E sono certo, anche, che le forze dell'ordine faranno luce su quanto accaduto. Per parte nostra, come sempre, ci rimboccheremo le maniche per difendere i valori irrinunciabili del vivere insieme e i simboli che li rappresentano», ha concluso il candidato sindaco.

Consiglio regionale si offre di ripristinare la targa

«È uno spregevole atto vandalico che segue ad altri atti, altrettanto deplorevoli, che stanno interessando, da un po’ di tempo a questa parte, scuole, associazioni impegnate nel sociale e altri  luoghi pubblici di Catanzaro e che richiedono, a tutti noi, una maggiore responsabilità nonché la predisposizione rigorosa di ogni mezzo volto a prevenirli e reprimerli». E’ quanto afferma il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, appresa la notizia della distruzione della targa in memoria di Giuseppe Malacaria.

Aggiunge il presidente Mancuso: «La distruzione della targa, nel centro storico della città capoluogo della regione, che ricorda la tragica morte di Giuseppe Malacaria nel 1971, un onesto lavoratore che voleva costruire una Calabria migliore, assume una gravità particolare, perché si colpisce un simbolo della nostra storia democratica che evoca gli eventi convulsi e in parte drammatici (inclusi i ‘fatti di Reggio Calabria’ con 5 morti e centinaia di feriti e l’impiego dell’esercito per motivi di ordine pubblico) della nascita della Regione. Oggi stigmatizziamo l’evento vandalico con lo stesso intento di impedire strappi al comune impegno di irrobustire la democrazia regionale e affermare la civiltà del dibattito e del confronto politico. Il Consiglio regionale che mi pregio di rappresentare - conslude -  è pronto a ripristinare la targa dedicata a Giuseppe Malacaria».

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