Giustizia lumaca

Cause rinviate di anno in anno nella sezione Lavoro del Tribunale di Vibo, esplode la protesta

La mobilitazione promossa dal sindacato Slai Cobas per accendere i riflettori su una situazione drammatica per un intero territorio dove i diritti vengono calpestati da un “Sistema giustizia” che non funziona

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di Giuseppe Baglivo
20 ottobre 2022
19:29

Si terrà lunedì prossimo dalle ore 10 alle ore 12 un sit-in di protesta organizzato dal sindacato Slai Cobas per richiamare l’attenzione sulla situazione da tempo al collasso nella sezione Lavoro del Tribunale di Vibo Valentia dove le cause anziché essere decise vengono rinviate di anno in anno. Un “modus operandi” divenuto insostenibile e che ha portato sindacato, lavoratori – e chi da anni aspetta semplicemente una sentenza che gli dia ragione o torto – ad organizzare una manifestazione dinanzi al Palazzo di Giustizia per accendere i riflettori su una situazione drammatica per un intero territorio dove i diritti vengono calpestati da un “Sistema Giustizia” che a Vibo Valentia non funziona.

Rinvii continui al Tribunale di Vibo

«Ha senso ancora parlare di giustizia a Vibo? Il Tribunale a Vibo esiste ancora? Non ha più senso parlare di diritti e di giustizia quando chi è chiamato a pronunciarsi decide continuamente di rinviare e non decidere. Che giustizia è mai questa»? È quanto sostiene lo Slai Cobas, che denuncia poi alcune anomalie, confermate da tutti gli avvocati che si occupano di cause di lavoro a Vibo Valentia e che anche la nostra testata ha riscontrato. Ad iniziare dalla mancanza di udienze di presenza dinanzi al giudice del lavoro con la motivazione del Covid.


Udienze di presenza che sono invece importantissime perché con la trattazione scritta il lavoratore non può di fatto partecipare all’udienza e viene anche meno uno dei principi cardini legato all’oralità. «Com’è possibile – si chiede ancora lo Slai Cobas – che a Locri o a Lamezia Terme le cause di lavoro abbiano ripreso a svolgersi di presenza e solo a Vibo Valentia persiste il Covid e, quindi, esclusivamente la trattazione scritta»? Ed ancora: «Ad oggi per cause di lavoro iniziate nel 2017 e nel 2018 si registrano rinvii da parte del giudice, senza alcuna interlocuzione con gli avvocati che ormai non fanno da anni udienza di presenza a Vibo, al febbraio 2024».

Casi da record nella sezione Lavoro di Vibo

Ma c’è anche di peggio al Tribunale di Vibo, sezione Lavoro, con cause per licenziamenti del 2014 che ancora non sono andate a sentenza, nonostante la legge Fornero imponga tempi certi. Tempi che non vengono però rispettati già ad iniziare dalla fissazione della prima udienza che, puntualmente, avviene ben oltre i 40 giorni dal ricorso per come vuole la normativa. Ma questo è il meno. Ci sono cause che sono state rinviate dal giudice anche di un anno perché nel febbraio 2017 – ad esempio –, pur essendoci una splendida giornata di sole e temperature sopra i 14 gradi, nel nuovo palazzo di giustizia non funzionavano i termosifoni. Si arriva così al 2018 e…muore il giudice. A fine anno dello stesso 2018, la giustizia vibonese assegna per errore la stessa causa ad un giudice non togato che non può decidere sui licenziamenti con la legge Fornero. Nel marzo del 2019, il fascicolo viene così inviato al presidente del Tribunale che lo riassegna ad un nuovo giudice togato.

Da ottobre 2019, quindi, rinvio a novembre dello stesso anno e poi al giugno 2020 senza udienza in presenza. Da giugno 2020 – per via dellapandemia da covid – la causa viene rinviata al febbraio del 2021. Dal febbraio 2021 si va ad ottobre 2021, poi al dicembre dello stesso anno dove il giudice (la causa deve unicamente andare a sentenza) rinvia a giugno 2022. Istanza della difesa per anticipare i tempi e fissazione ad aprile 2022 quando il giudice chiede che venga assegnata ad altro giudice per via dell’eccessivo carico di cause. Causa riassegnata dal presidente del Tribunale al medesimo giudice in quanto ormai matura per la sentenza, ma dal luglio scorso viene rinviata ad aprile 2023. Tutto a posto? Neanche per sogno, atteso che, nel frattempo, il giudice ha presentato domanda di trasferimento ad altra sede che, se accolta, aumenterà ulteriormente le già gravissime difficoltà in cui versa la sezione Lavoro del Tribunale di Vibo.

Giustizia lenta

«Assistiamo ormai a rinvii nella sezione Lavoro del Tribunale di Vibo Valentia anche di un anno e mezzo – denuncia lo Slai Cobas – con processi pendenti anche da ben otto anni. Non si può assistere in silenzio a tutto ciò. Per questo lunedì 24 ottobre, nel pieno rispetto della legge, faremo sentire la nostra voce affinchè tutti si assumano le proprie responsabilità, ad iniziare dai giudici che, per primi, devono dare risposte senza trincerarsi dietro una scrivania e dietro rinvii abnormi. Una giustizia vergognosamente lenta – conclude lo Slai Cobas – finisce per divenire giustizia negata».
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Giornalista
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