Cedimento viadotto, Sp283 chiusa al traffico: l’apprensione del sindaco di Fognano Castello

Il primo cittadino chiede l'immediata messa in sicurezza per evitare problemi durante la stagione turistica in un territorio già segnato anche dal punto di vista economico

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di Francesca  Lagatta
1 luglio 2021
18:03
In rosso, la sp 283. Fonte foto: gruppo Facebook
In rosso, la sp 283. Fonte foto: gruppo Facebook "Chiediamo la copertura telefonica sulla strada delle Terme"

«Nel corso del consiglio comunale dello scorso 29 giugno, all'unanimità dei presenti, sono stato incaricato di esternare la forte preoccupazione del civico consesso che la chiusura al traffico della Ss 283 delle Terme Luigiane dal km 15+970 al km 18+240, viadotto Valle Leto, in piena estate possa rappresentare un ennesimo danno per l'economia del territorio, soprattutto nel settore turismo, che d'estate richiama nella montagna fagnanese, migliaia di persone, oltre che disagi ai tanti pendolari che percorreranno l'arteria ogni giorno». Sono le parole del sindaco di Fagnano Castello, Giulio Tarsitano, inviate all'indirizzo di Anas in merito all'improvvisa chiusura di un breve tratto di strada in corrispondenza al sopracitato viadotto, che di fatto divide in due l'area del litorale tirrenico cosentino e la zona dell'entroterra, costringendo gli automobilisti a percorrere una strada secondaria e malconcia.

Le cause

A causare la chiusura del tratto di strada sarebbe stato un cedimento del ponte, da tempo sorvegliato speciale dall'Anas. Pertanto, nonostante l'arrivo dell'estate e un maggiore transito di autovettura, gli uomini in tuta gialla sono stati costretti a prendere la drastica decisione. «Chiediamo la riapertura del viadotto a senso alternato per alleggerire il carico - ha detto ancora Tarsintano -, o se non è possibile di iniziare subito i lavori di messa in sicurezza dello stesso, anche per dare segni di speranza a un territorio sempre più in difficoltà da un punto di vista economico e sociale».


Strada "maledetta"

Il tratto di strada provinciale che da Guardia Piemontese, all'altezza delle Terme Luigiane, si snoda verso l'interno montano, non ha pace. Nell'agosto 2019 divenne nota alle cronache quando il giovane Manuel Cesta, venuto da Novara per trascorrere le vacanze a casa dei nonni, perse la vita per un incidente in moto, dopo aver atteso per oltre un'ora l'arrivo dei soccorsi, che arrivarono in ritardo perché allertati solo quando fu possibile telefonare al 118. In un tratto di strada della ss 283 lungo 8 chilometri circa il campo telefonico è completamente assente e non è possibile chiamare neppure i numeri di emergenza. Per questo è nato il gruppo Facebook "Chiediamo la copertura telefonica sulla strada delle Terme", sorto durante la raccolta di firme avviata dal nonno di Manuel, Gerardo Cesta. Nonostante l'impegno civile, però, da allora nulla è cambiato. «Noi continuiamo a monitorare la situazione - ha detto il fondatore del gruppo social, Giorgio Terranova - perché ci sta a cuore la messa in sicurezza di tutta l'arteria, non solo l'installazione delle antenne, e qualcosa in questi anni si è mosso, ma purtroppo dobbiamo ancora registrare ancora incidenti e disagi lungo quella strada. Siamo molto preoccupati».

 

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