Cosenza, vecchia giunta e dirigenti chiamati a rimborsare 900mila euro

NOMI | Ad amministratori e funzionari in carica tra il 2011 ed il 2016 nella prima consiliatura di Occhiuto la Corte dei conti contesta un danno erariale per assunzioni irregolari di personale esterno. Ecco i nomi di tutti i soggetti coinvolti

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di Salvatore Bruno
22 maggio 2019
22:37

La Corte dei Conti ha contestato un danno erariale di circa 900 mila euro ad amministratori e dirigenti del Comune di Cosenza in carica nella consiliatura 2011-2016, la prima guidata da Mario Occhiuto. La sanzione riguarda alcune delibere di giunta relative all'assunzione di personale esterno all’amministrazione, in particolare di dirigenti e di componenti dello staff del sindaco, effettuata senza il preventivo parere ministeriale, prescritto per i comuni in predissesto o in fase di riequilibrio finanziario.

Nomine fiduciarie sotto accusa

Sotto la lente della magistratura contabile sono finite, secondo quanto si è appreso, tre delibere di giunta. La prima è datata 24 giugno 2011 ed è relativa alle nomine di Lucio Sconza, Domenico Cucunato e Lorenza Tucci, rispettivamente a capo dei settori personale, infrastrutture e pianificazione. Sempre il 24 giugno la giunta ha licenziato una seconda delibera incriminata, quella per l’assunzione di figure professionali a supporto del sindaco: Carmine Potestio (capo di gabinetto), Giovanni De Rose (capo della segreteria del sindaco), Giuseppe Cirò (addetto alla segreteria del sindaco), Emanuela Gagliardi (addetta alla segreteria del sindaco), Marcello Falbo (supporto al sindaco per la programmazione e la pianificazione del territorio), Elisa Crivellone (supporto al sindaco per eventi culturali e rapporti con organismi nazionali ed internazionali), Francesco Bisogno (supporto al sindaco per l’attuazione del programma e i rapporti istituzionali).


La sostituzione dei collaboratori dimissionari

C’è poi una terza delibera, più recente, del 16 marzo 2015, con la quale si è preso atto delle dimissioni di Giovanni De Rose, Emanuela Gagliardi e Francesco Bisogno, determinate dalla contestuale assunzione, sempre con incarico fiduciario, alla Provincia di Cosenza presieduta dallo stesso Mario Occhiuto, e delle dimissioni per motivi personali di Elisa Crivellone. Al loro posto la giunta ha ratificato l’assunzione di Giuseppe De Rose, di Alessandra De Rosa, di Angelo Brutto e di Giuseppe Carotenuto.

Chi ha firmato deve pagare

La Corte dei Conti ha richiamato alla propria responsabilità i dirigenti estensori delle delibere, ma anche il sindaco e gli assessori che le hanno ratificate. Il risarcimento del danno erariale quindi, è stato imputato a Lucio Sconza, proponente delle tre delibere in qualità di responsabile del personale, a Ugo Dattis, dirigente dell’ufficio ragioneria per aver espresso parere contabile favorevole, all’ex segretario generale Francesco Grossi per il 2011 ed a Giampiero Gargano, segretario vicario protempore nel marzo 2015, durante la vacatio trascorsa tra il pensionamento di Grossi e l’entrata in servizio del nuovo segretario generale Alfonso Rende. Sul piano politico, la magistratura contabile ha chiamato a rispondere il sindaco Mario Occhiuto ed a quasi tutti i componenti della sua prima giunta, vale a dire Luciano Vigna, Davide Bruno, Alessandra De Rosa, Katya Gentile, Giuseppe De Rose, Marina Machì, Rosaria Succurro, Carmine Vizza. La loro posizione comunque, a seguito delle controdeduzioni depositate, è stata stralciata ed archiviata. Per la delibera del marzo 2015 devono invece rispondere anche Francesco De Cicco e Nicola Mayerà, subentrati nell’esecutivo, oltre agli altri componenti di quella giunta, Vizza, Succurro e Vigna, presenti all’approvazione del documento.

Giornalista
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