Confiscati beni per 400mila euro a esponente clan Bellocco

Destinatario del provvedimento Vincenzo D’Agostino già condannato ad 8 anni nel 2014 per associazione di tipo mafioso
6 agosto 2016
13:20

La Polizia di Stato ha messo a segno un ulteriore attacco agli interessi criminali della cosca di 'ndrangheta dei Bellocco operante nella piana di Gioia Tauro e con ramificazioni nel Nord Italia.


Stamane, ad esito di una complessa attività investigativa svolta dalla locale Divisione Polizia Anticrimine e dal Commissariato di Gioia Tauro e coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia -Sezione Misure di Prevenzione - di Reggio Calabria, è stata data esecuzione a un decreto di confisca dei beni per 400mila euro, nei confronti di Vincenzo D'Agostino, nato a Rosarno, 55 anni.

L’uomo era già stato coinvolto nel procedimento penale (Operazione "Tramonto") nell'ambito del quale era stato condannato nel 2014 alla pena di anni 10 e mesi 8 di reclusione per associazione di tipo mafiosa. In particolare all’uomo veniva contestato di aver fornito un costante contributo all'associazione recandosi ai colloqui in carcere con il cognato, Carmelo Bellocco reggente dell'omonimo clan mafioso, aggiornandolo sugli avvenimenti più rilevanti e ricevendo le direttive da impartire agli affiliati alla cosca.



Il Tribunale di Reggio Calabria – Sezione Misure di Prevenzione, accogliendo le risultanze delle indagini patrimoniali, ha disposto la confisca dei seguenti beni:

• 1 impresa individuale "OMNIA CALCESTRUZZI DI D'AGOSTINO VINCENZO" con sede in Rosarno (RC);

• 1 appezzamento di terreno dell'estensione di 3.000mq sito in Rosarno (RC);

• n.2 polizze assicurative.

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