Consorzio di bonifica Trebisacce, sul bilancio il Tar boccia la Regione

La controversia nasce dall'approvazione della manovra economica, contestata dall’organo di controllo regionale. Ma i giudici amministrativi danno ragione all’ente  

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di Matteo Lauria
19 novembre 2021
23:15
Marsio Blaiotta - presidente del Consorzio
Marsio Blaiotta - presidente del Consorzio

In materia di bilanci dei consorzi di bonifica il dipartimento della Regione Calabria ha solo una funzione di verifica di legittimità dell’atto ma non deve entrare nella gestione. Questo il senso di una sentenza del Tar della Calabria che boccia il dipartimento della Regione e promuove il Consorzio di bonifica di Trebisacce guidato dal presidente Marsio Blaiotta. Al provvedimento del dipartimento che aveva respinto la manovra economica dell’ente (bilancio di previsione 2021), il Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini dello Jonio Cosentino di Trebisacce, difeso dall’avvocato Giovanni Spataro, ha presentato ricorso impugnando gli atti del presidente della Struttura Regionale di Controllo e del Dirigente Generale Reggente del Dipartimento n° 8 - Agricoltura e Risorse Agroalimentari della Regione Calabria.  I giudici amministrativi, ritenendo validi i motivi del Consorzio, ha disposto l’annullamento di tutti gli atti impugnati.

Soddisfazione del presidente Blaiotta

«Questa è una sentenza storica - argomenta il presidente dell’Ente Consortile Marsio Blaiotta - che ancora una volta boccia l’operato della Struttura Regionale di Controllo. È una sonora lezione che dovrebbe insegnare, a chi è preposto ai controlli, ad approcciarsi alle problematiche dei Consorzi in una ottica realistica e di rispetto per l’autogoverno degli agricoltori, perché alla fine l’arroganza e la presunzione non paga! La sentenza ampia e chiara nella disamina e nelle motivazioni, dimostra l'infondatezza e l'inconsistenza dei motivi pretestuosi utilizzati nella bocciatura del Bilancio. La sentenza ribadisce e conferma, ancora una volta - continua - che il ruolo del Dipartimento Agricoltura sul controllo degli atti dei Consorzi di Bonifica, deve essere finalizzato alla legittimità degli atti e non alla gestione che resta di esclusiva competenza degli organi dei Consorzi. Certamente - aggiunge Blaiotta - tutto questo, che è costato dispendio di tempo e risorse economiche, ha creato inutili tensioni e strumentalizzazioni che si potevano e si dovevano evitare, anche perché non giovano agli interessi generali degli agricoltori calabresi. Adesso chiediamo  - è la conclusione - che il Dipartimento Agricoltura acquisisca la consapevolezza dei danni causati al Consorzio e cominci a dare concretamente i primi segnali con il riconoscimento dei crediti relativi alla Forestazione, al TFR e alle altre partite aperte».


Giornalista
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