Inchiesta White collar, tagliato agrumeto al presunto boss delle aste giudiziarie truccate

Incendiata anche una parte di un caseggiato. L’area sarebbe riconducile alla moglie di Giuseppe Andrea Zangaro dipendente del giudice di pace di Corigliano Rossano. Si ipotizza un atto intimidatorio 

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di Matteo Lauria
28 agosto 2020
07:55

Piante di agrumeto tagliate e parte del caseggiato rurale andato in fiamme. È quanto è stato scoperto nelle ultime ore in una zona di confine tra il Comune di Corigliano e San Giorgio Albanese da un familiare di Giuseppe Andrea Zangaro. L'uomo, 44 anni, dipendente comunale e operante all’ufficio del giudice di pace, ritenuto dagli investigatori il deus ex machina dell’operazione White Collar la cui inchiesta avrebbe sventrato un sistema di corruzione nell’ambito del sistema delle aste giudiziarie lungo l’asse Sibaritide-Pollino.

 


Quel terreno risulterebbe acquisito dal suocero di Zangaro, proprio tramite un’asta giudiziaria e ceduto alla moglie dell’indiziato. Zangaro attualmente è sottoposto a misura cautelare. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Corigliano. S’ipotizza un atto intimidatorio.

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