Una cattedrale del deserto da trasformare in Cittadella della giustizia. È questo l’obiettivo che si prefigge l’attuale amministrazione comunale di Corigliano-Rossano che ha avviato le procedure utili a favorire questo progetto.

L’obiettivo è da un lato accentrare alcuni servizi comuni, dall’altro colpire la politica dei fitti passivi e rivitalizzare le incompiute. Sorgerebbero in una unica area gli uffici del commissariato di pubblica sicurezza, della polizia stradale e della guardia di finanza. Rami delle forze dell’ordine attualmente collocate in strutture private in costanza di contratti di locazione. La struttura in questione è l’elaiopolio di Rossano, situata nel cuore del centro urbano, inutilizzata, ricettacolo di rifiuti, abbandonata a se stessa.

Carrozzone improduttivo e ricettacolo di rifiuti

Un impianto attualmente in capo all’agenzia regionale per lo sviluppo e i servizi in agricoltura della Regione Calabria, trasformato da sempre in un carrozzone improduttivo e costato diversi miliardi di vecchie lire allo Stato. Mai entrato in funzione, l’impianto venne consegnato nel 73. Un oleificio prototipo per lo stoccaggio e il confezionamento dell’olio, qualificato al tempo come impianto di interesse nazionale.

I troppi conflitti di interessi del territorio ne impedirono l’apertura. Circa 10mila metri quadri tra capannoni in disuso, sala depositi, e uffici amministrativi. Uno dei fabbricati è stato affidato in uso alla Croce rossa italiana, per il resto prevale l’incuria. Ora l’amministrazione comunale di Corigliano Rossano tenta la carta della Cittadella della giustizia, così da contrastare la logica dei fitti passivi a carico dello stato.

Il presidente del Consiglio comunale Marinella Grillo (Corigliano Rossano Futura) si è messa in contatto con l’assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo per la concessione in comodato d’uso dell’immobile. Il presidente Grillo ha, a tal riguardo, interessato l’ufficio Patrimonio del Comune di Corigliano Rossano al fine di dare seguito alle procedure.